PIANA DI MONTE VERNA,IL PROF.GEPPINO BUONOMO,IN UNA SUA “RIDUZIONE STORICA”RICORDA PIANA DI MONTE VERNA,IN RICORRENZA DELL’811° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DEL PAESE.

Al fine di dare favorevole riscontro ad una. gentile richiesta, pervenutami da un gruppo di amici e miei estimatori, circa la possibilità di rielaborare una riduzione storica. sulla realtà ambientale pianese, ho ritenuto opportuno, fruendo dell' Organo di stampa locale " Rinascite Pianese ", porre mano, in maniera, quanto più sintetica, alla stesura di un quadro riepilogativo della nascita di Piana, di ben suoi 811 anni, nelle sue principali fasi di crescita e di progresso civile e culturale. Tale lavoro, com'è facilmente comprensibile, è particolarmente destinato  alla nuova generazione, ad alunni della scuola primaria, per renderli edotti di quanto accaduto sul nostro territorio ma anche al curioso, ansioso per entrare in possesso di notizie, i cui poter fruire, in caso di discussioni nel sociale. Colgo l'occasione per ringraziare il blog " Rinascita. Piariese " per la possibilità, concessami nel rendere pubblico questo mio lavoro ed, auguro ai lettori di trarre spunti per poter meglio approfondire i loro precedenti livelli cognitivi.

 — Origini di Piana, tra mito e realtà —


Delle notizie storiche ufficiali, si evince chiaramente che il Casale " La Piana " non sia mai esistito sino al X secolo. Tale deduzione trova la sua piena fondatezza nel fatto che, nella Bolla di Gerbarto, Arcivescovo di Capua, il vescovo di Caiazzo, San Stefano Menicillo, sono elencate alcune Chiese, esistenti nei villaggi, ormai distrutti, nelle vicinanze di Piana, ma di questo Casale non si fa motto. Il Casale è invece menzionato, per la prime volta, in una pergamena dell' Archivio Capitolare del 1205, ove si parla di una terra, abitata in Piana, non molto lontana dalla Chiesa di Sant' Angiolillo, luogo di culto di Epoca Longobarda. Circa il secondo Casale pianese, si fa poi menzione nel 1256, in una nuova pergamena, allorché si parla di una terra, sita sotto la Chiesa di Sant' Andrea. Il terzo Casale, quello di Villa Martelli  è nominato in una pergamene dell' anno 1309. Il quarto ed il quinto Casale " pianesi " sono infine indicati, sempre in una pergamena, nell' anno 1326, e sono Villa di Polizzano e terra di Sant' Andrea. Questi Casali ( o fuochi familiari ) sono pertanto sorti in epoche diverse, dal 1205 al 1326, hanno avuto altrettante Parrocchie diverse: quella di Sant' Angiolillo, di Sant' Andrea e San Donato, che sono state unificate in un' unica Parrocchia " Spirito Santo " nell' anno 1618 con S. Rocco, Patrono del paese. Per circa due secoli, cioè dal 1618 al 1806, la sempre crescente comunità dei Gasali hA avuto Amministrazioni fondate sul principio, secondo cui le sovranità coincidesse con la proprietà fondiaria. Col Riordinamento Amministrativo di Giuseppe Nepoleone; il I° gennaio del 1807, Piana diventa Comune a sé. Sul suo territorio, per la prima volta, vengono messe per iscritto le prove delle contrattazioni, attraverso la presenza del Notaio caiatino Paterni Giuseppe. I Casali, aumentati sul territorio, diventano una vera e propria comunità, ossia un vero paese, e, dal censimento del 1991, risul-tavano avere una popolazione di 2607 abitanti dei quali 1276 maschi e 1331 donne. - Molti sono stati i Sindaci, che hanno gestito 1' Amministrazione Comunale pianse. Vanno ricordati:  i' AVV. Commendatore Domenico De Francesco, il Prof. Ernesto Mastroianni, il Dott. Bernardino Castellano, il Dott. Claudio Mastroianni, il Sig. Domenico Ferina, il Dott. Annibale Renzo Mastroianni, il Prof. Raffaele De Marco, il Dott. Felice Santabarbara, il Dott. Raffaele Santabarbara, il Prof. Giustino Castellano ( attualmente in carica). Anche molti Parroci si sono susseguiti nelle cure delle anime sul territorio pianese ricordiamo: il M. R. Don Domenico Negri, il M. R. Don Francesco Formichella, il M. R. Don Gennaro Barbato, infine Monsignor Don Giulio Farina ( ancora in carica ).

- Piana di Monte Verna, oggi  nella sua realtà ambientale -

A distanza di 811 anni dalla sua nascita, Piana di Monte Verna abbraccia oggi, amministrativamente, Villa S. Croce e  Fagianeria. Il suo nuovo toponimo, variato da Piana di Caiazzo, con Legge Regionale del 9/11/1976, n. 19, trae motivo dalla considerazione dell' ubicazione del paese, collocato, in larga parte, alle falde del Monte Verna, altura del sistema Preappenninico Campano. Passando per la Strada Nazionale, che dalla città di Caiazzo conduce a Caserta, Piana di Monte Verna appare spaziarsi dalla zona rionale Anzianelli, sino al territorio di Marano, avendo attorno a sé vasti e fertili campi, dotati di numerose masserie agricole, graziose e moderne. Non si sono avute mai notizie  precise circa. le prime famiglie, che, per prime, abbiano abitato il territorio. Un fatto, tuttavia, resta inconfutabile: che i diffusi casati sono: Mastroianni, Mone, Cammarota, Anziano, Fiorillo, D' Agostino, Matarazzo e ciò lascia presupporre che proprie queste famiglie siano state le prime a popolare l’area pianese.  La popolazione. che attualmente ha. dimora in questo paese, é di matrice prevalentemente agricole. Diversi, però, nel tempo, sono stati gli uomini di rilievo, che hanno avuto il " natale " in questo paese e che, coi loro livelli culturali, hanno inciso sulla formazione della personalità delle nuove generazioni. E' doveroso ricordare il Canonico Mons. Don Pasquale Mone, il sacerdote Don Stefano Mone, il sacerdote Don Giuseppe Mone, il sacerdote Prof. Preside Don Giuseppe De Francesco, l' Avv. Commendatore Domenico De Francesco, l'Ins . Vittoria Ferrara, l'ns. Angelina Mone, il Direttore Didattico Ernesto Mastroianni, la Prof.ssa  Rosetta Mastroianni, il Padre Benedettino Don Virgilio Cinella. Poche sono le attività artigianali, rarissime quelle industriali, esistenti sul territorio e, a causa della crescente crisi occupazionale, che travaglia il paese, diverse sono state le persone del luogo, che hanno fissato la loro residenza nel Centro e nel Nord della nostra Penisola.  La sugestiva e fertile campagna, che pertanto circonda l'hinterland pianese, è coltivata, secondo le stagioni, coi più aggiornati procedimenti dell'agraria e mais, grano, pomodori, tabacco, olivo, viti. Nel paese è molto  sentito il culto per la famiglia e per le religione. Nel corso del suo processo storico, la realtà ambientale pianese ha subìto sostanziali positivi mutamenti. Da una piccola comunità, ha notevolmente incrementato, nel tempo, l' indice di popolazione. Ogni famiglia, salvo casi del tutto eccezionale, gode il privilegio d' una civile abitazione; in quasi tutti i nuclei familiari, vi è la presenza minima di una persona, in possesso di un diploma o di un titolo di laurea; le condizioni economiche generali di ciascun ceppo familiare sono nei limiti della sufficienza e comunque tali da poter permettere di affrontare la quotidianità. Anche il linguaggio, nelle stesse famiglie, di matrice rurale, è molto controllato, improntato, cioè, al rispetto delle regole grammaticali e sintattiche Insomma... il percorso storico, compiuto da Piana, nei suoi primi 811 anni di vita, è indice di progresso, di emancipazione sociale , d'impegno per affrontare le sfide del futuro. 

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