PIANA DI MONTE VERNA,ILTRIBUNALE DELL’”AJA” HA DECISO: RINVIATI A GIUDIZIO NOMI DEL CALIBRO COME IL DR. R. DE MARCO,DR R. SANTABARBARA,DR AGOSTINO FERRAJUOLO,IL SIG. N. MASTROIANNI PER LA VICENDA DEL “CASO COPPOLA”.


Una sentenza, quella emessa dal G.U.P. De Chiara che siamo certi è destinata a cambiare le sorti del Comune di Piana di Monte Verna. Il sindaco Raffaele Santabarbara, due assessori comunali, Agostino Ferrajuolo e Nicola Mastroianni, nonchè l'attuale capogruppo consiliare Raffaele De Marco, ex sindaco del paese, finiranno sotto processo il prossimo 21 gennaio per una vicenda che si è verificata nel lontano 2008.




Con loro, indagato anche il tecnico comunale pro -tempore Armando Riccio, già arrestato dai Carabinieri per un'altra vicenda, processo Normandia 2, la cui posizione è stata stralciata dal G.U.P. in quanto Riccio in sede di notifica dell'atto dell'avviso delle conclusioni delle indagini, chiese di essere interrogato dal Pubblico Ministero Carlo Fucci e solo per lui, il G.U.P. ha rinviato gli atti al Pm.  Nel 2008 il signor Ciro Coppola, parte offesa nel procedimento de quo, presentò denuncia/querela a seguito di un'ordinanza di abbattimento (nr.2 prot. 1840 dell'11 marzo 2008) ricevuta per delle opere abusive per le quali invece, secondo l'accusa, era stata presentata regolare richiesta di sanatoria. Il tecnico comunale pro tempore, Armando Riccio è ritenuto responsabile del reato previsto e punito dall'articolo 323 del codice penale perchè in qualità di responsabile dell'ufficio tecnico, nello svolgimento delle predette funzioni, a seguito di richiesta di permesso di costruire in sanatoria avanzata da Ciro Coppola in data 5 maggio 2008 per la sua abitazione, non consentiva il rilascio del predetto permesso esprimendosi in senso contrario (anche con nota nr. 6588 del 17 ottobre 2008, diretta alla Giunta Comunale di Piana di Monte Verna) e non definendo l'attività istruttoria relativa alla pratica in parola poichè formulava al Coppola diverse richieste (che esprimevano anche il suo parere contrario al permesso in sanatoria) di chiarimenti tecnici (con le note nr. 3552 del 22 maggio 2008, nr. 4009 del 13 giugno 2008, nr. 4975 del 2 luglio 2008) pretestuose alla luce dei puntuali riscontri effettuati dal Coppola stesso con le integrazioni del 18 giugno 2008 e 10 agosto 2008 e ciò in violazione all'articolo 36 del D.P.R. 6/6/2001 nr. 380 e dell'art. 47 del regolamento edilizio del Prg del suddetto Comune in quanto le opere predette non costituiscono "volumi" essendo i porticati aperti a tre lati e posti solo a copertura di spazi aperti preesistenti, quindi rientranti anche nelle procedure DIA ai sensi della legge regionale 19/01 e del relativo D.P.G.R.C. nr. 381/03, così intenzionalmente arrecando a Ciro Coppola un danno per le suddette violazioni di norme. Il sindaco pro tempore Raffaele De Marco (attuale capogruppo consiliare), il suo vice pro tempore Raffaele Santabarbara (attuale sindaco), e gli assessori comunali Nicola Mastroianni e Agostino Ferrajuolo (ancora in carica) sono accusati di falso ideologico in atto pubblico (art.479 c.p.) e concorso in reato (art.110 c.p.), perchè in concorso e previo accordo tra loro, il primo in qualità di sindaco di Piana di Monte Verna, gli altri quali assessori comunali della Giunta Comunale del predetto Comune, attestavano falsamente nella delibera di Giunta Comunale nr. 106 del 29 ottobre del 2008 di aver preso visione della nota del geometra Riccio, responsabile dell'Utc, relativa alla pratica oggetto dell'ordinanza di demolizione nr. 2 prot. 1840 dell'11 marzo 2008 emessa nei confronti del Coppola per i lavori abusivi anzidetti e che con detta nota si affermava che il Coppola non aveva avanzato per le opere predette richiesta di sanatoria (permesso di costruire in sanatoria), mentre in realtà dalla predetta nota emergeva che la richiesta in parola era stata presentata ma che non poteva essere rilasciata per i motivi comunicati al Coppola. Ancora oggi resta un mistero, sul perchè il signor Ciro Coppola, che in questa vicenda è stato tutelato dall'avvocato Luca Parillo, sempre in quel periodo, dovette smantellare anche il chiosco bar che possedeva nei giardinetti pubblici, l'attuale Villetta Comunale Renzo Mastroianni e rescisse il contratto con l'Amministrazione Comunale, targata De Marco - Santabarbara. Così come emerge che sempre in quel periodo, quando nacque questa vicenda "dell'abuso non abuso", i Vigili Urbani si recarono più volte presso il domicilio del signor Coppola, inviati a quanto è dato sapere su delega di qualche amministratore comunale (quindi non dall'Autorità Giudiziaria) per effettuare dei sopralluoghi all'interno della stessa abitazione del Coppola, addirittura con rilievi fotografici fatti finanche in camera da letto, cucina e bagno, quantunque la consorte di Coppola era anche in attesa. Ora scatta il processo il prossimo 21 gennaio 2014 al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. 



3 commenti:

Anonimo ha detto...

VERGOGNATEVI1 Avete portato questo paese sulle pagine di cronaca di tutti i giornali!

Anonimo ha detto...

ATTENZIONE QUI'E' UNA GROSSA BUFALA, PERCHE' C'E' DA FARE UNA RIFLESSIONE SU UN TERMINE USATO IN TUTTA LA VICENDA!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Innanzi tutto il paese alla vergogna l'abbiamo portato noi cittadini, che quattro anni fa non siamo riusciti a fare una lista decente, perchè nessuno ha avuto le PALLE come c'è l'anno avuto loro.
Sapete che vi dico? L'anno prossimo sarò il primo a votarli anche se non l'ho mai fatto, per lo schifo che si sta facendo. FORZA LINO.
Per quando riguarda il sig. Ciro Coppola, ha tutta la mia comprensione. Chi ha sbagliato deve pagare.

MARIA W.