Primo giorno di zona rossa per la Campania,......
Siamo contenti della guarigione del primo cittadino e lo aspettiamo in comune per una veloce ripresa.
Riportiamo le dichiarazioni dei politici di spicco e un sunto veloce delle misure.
De Luca tira diritto con coerenza: "Andava fatto un piano di mobilitazione eccezionale" E proprio sul tema dei controlli il Governatore della Campania - in una intervista al quotidiano 'Libero' - usa parole molto dure nei confronti del governo: "andava fatto un piano di mobilitazione eccezionale di impegno anti-Covid e di coinvolgimento organico delle forze dell'ordine, dell'Esercito e delle polizie municipali. Il territorio è rimasto senza controllo... o erano distratti prima o si sono distratti dopo". Poi anche lui rivolge un appello ai campani, ai quali chiede maggiore "orgoglio civico di fronte a una campagna di sciacallaggio politico e mediatico che rivela l'esistenza in Italia di latente razzismo", che punta "fin troppo scopertamente a colpire uno dei pochi esponenti politici che rifiuta di appartenere a correnti, a corporazioni, a paludi trasversali opportunistiche". "La zona rossa, dice ancora De Luca, "sono l'unico che l'ha proposta, ma c'era bisogno di attuare un piano di prevenzione vera del contagio; prima che dilagasse bisognava chiudere tutto a ottobre". Il Governatore infine ribadisce che la situazione degli ospedali campani è "di buona tenuta in un quadro di generale pesantezza. Abbiamo attuato col rigore assoluto un piano ospedaliero definito già ad agosto con i nostri direttori generali".
De Magistris: "Siamo seduti su un vulcano. Città è una polveriera" In questa situazione i settori produttivi sono sul piede di guerra. E per questo c'è molta preoccupazione da parte delle istituzioni. Il sindaco Luigi De Magistris - dalle pagine del quotidiano 'La Stampa' torna a ricordare che Napoli "è una città anarchica con la sua resilienza, qui c'è una economia informale che negli ultimi anni era cresciuta grazie al turismo. Questi mesi l'hanno fiaccata. La gente è sconcertata, seriamente preoccupata e anche in tensione per il futuro". Il sindaco non nasconde la sua preoccupazione per le infiltrazioni di "frange violente" in una situazione difficile come quella del capoluogo partenopeo, così come si è avuto nella notte dell'annuncio del "lockdown unilaterale senza ristori". "Dobbiamo evitare che dalla pandemia sanitaria si cada nella pandemia sociale ed economica che qui come altrove potrebbe diventare anche pandemia criminale. Siamo seduti non sotto un vulcano. ma sopra. La città è una polveriera e temo che a Roma non ne siano consapevoli", ribadisce.
LE MISURE
LE SCUOLE dell'infanzia riprendono dal 24 novembre Dopo lo stop totale per ordinanza regionale le attività in presenza a scuola dei servizi dell'infanzia e delle prime classi della primaria riprenderanno dal 24 novembre, previa effettuazione di screening su base volontaria sul personale docente e non docente e sugli alunni. Per gli ordini e gradi scolastici diversi, l'Unità di crisi regionale all'unanimità ha ritenuto di dover confermare la didattica a distanza. Le misure entrate in vigore oggi Da oggi dunque anche in Campania sono vietati gli spostamenti dalla Regione in entrata e in uscita, e anche quelli all’interno del territorio, salvo comprovate esigenze lavorative, di salute o legate all’accompagnamento dei figli a scuola. Servirà in questo caso il modulo per l’autocertificazione. Per andare in una Regione in fascia gialla è possibile attraversare una Regione in fascia rossa. “Il transito sui territori è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti sono consentiti”. Se invece si è residenti in una Regione in fascia rossa non è possibile uscire dal proprio Comune, salvo che per “comprovate esigenze di lavoro, studio, salute”. Didattica a distanza dalla seconda media, fatte salve le attività scolastiche che richiedono laboratori e quelle con minori disabili. Stop ad attività non essenziali: Resteranno chiusi bar, ristoranti, pub e pasticcerie. Restano aperti parrucchieri ma non i centri estetici. Sono chiusi tutti i negozi ad eccezione di alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccai, edicole. I mercati sono chiusi, "salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari". Cibo e bevande da asporto: È sempre consentito l’asporto. Sì fino alle 22 con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. "Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro". Attività fisica: Si potrà svolgere solo nell’area intorno alla propria abitazione, rispettando il distanziamento e con la mascherina. L’attività sportiva è sospesa anche nei centri all’aperto. È consentita "esclusivamente all’aperto e in forma individuale". Quindi è possibile per esempio andare a correre ma solo in spazi aperti e vicino casa. Smart working: I lavoratori dovranno recarsi fisicamente nelle loro sedi solo per attività indifferibili. Per il resto si incentiva il ricorso allo smart working Mascherine: Nel Dpcm è scritto che si può svolgere attività motoria "purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie". Cinema e teatri, oltre ai musei, restano chiusi. Così come rimangono chiuse le palestre e le piscine e le attività di bingo e scommesse, anche se si tratta di corner all'interno di tabaccherie e bar. Per i mezzi di trasporto pubblico è consentita una capienza al 50%. Sono vietate, come tutte le altre feste anche le cerimonie. Così come sono proibiti convegni, conferenze, congressi, spettacoli. Cancellati, come tutte le sagre e fiere anche i mercati di Natale.
RELIGIONE Sarà consentito seguire la messa nella chiesa più vicina alla propria residenza e nel rispetto dei protocolli di sicurezza allegati al Dpcm (da 1 a 7, a seconda della confessione religiosa). Il coprifuoco scatta alle 22 e dura fino alle 5 del mattino. Sono consentiti gli spostamenti con autocertificazione per lavoro, salute, studio e necessità. La multa minima per chi trasgredisce è di 400 euro.
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