CAIAZZO, Ventidue inermi contadini furono trucidati dai tedeschi il 13 ottobre 1943 a Caiazzo (Caserta). Che oggi li ricorderà anche con un annullo.



Tra incendi e distruzioni subiti nella città abbandonata dai suoi abitanti, fra numerose altre vittime, “ventidue inermi contadini, tra i quali bambini in tenerissima età, furono barbaramente massacrati per ordine di un giovane ufficiale tedesco”, Wolfgang Lehnigk Emden, “senza alcun motivo umanamente comprensibile”. Era il 13 ottobre 1943 sul monte Carmignano.




Così dal Comune di Caiazzo (Caserta) perpetuano la drammatica vicenda registrata nel territorio durante la Seconda guerra mondiale. Per il settantesimo anniversario, che cadrà oggi, l’Ente locale ha chiesto pure un annullo. Verrà impiegato proprio questo giorno di domenica in municipio, cioè in piazza Martiri Caiatini, dalle 9 alle 13; sarà associato ad una cartolina in distribuzione libera.I momenti di riflessione -iniziati nei giorni scorsi di coinvolgendo anche le scuole- si concluderanno lunedì alle 10, presso il teatro “Giuseppe Jovinelli”. Qui verrà presentato il volume, di Paolo Albano ed Antimo della Valle, “La strage di Caiazzo 13 ottobre 1943 - La caccia ai criminali nazisti nel racconto del pubblico ministero”.Ragionevolmente, ci saranno parole anche per Erich Priebke, il “macellaio” delle Fosse Ardeatine morto ieri l’altro a cent’anni e nel 2007 protagonista di un personalizzato finlandese che scatenò proteste ed azioni diplomatiche.


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