ASL, CONDIVIDIAMO UN ARTICOLO DEGLI AMICI DI APPIA POLIS.

 







Nell'articolo anche il riferimento ad una vicenda ..............

che abbiamo seguito fin dall'inizio che riguarda il "CASO RICCIO", medico di base che è tenuto lontano dal lavoro e non si capisce il perchè.

APPIA POLIS PUBBLICA...............


La politica del “falle parlà, po’ se sfasteriano!”, ha fatto il suo tempo ed ha provocato anche notevoli danni, ai diversi seguaci di questa pericolosa scuola di pensiero… Ciò nonostante, nessuno fa tesoro delle esperienze altrui e i cosiddetti “furbi”, continuano ad adottare la tattica del muro di gomma… Far finta di niente invece, non paga sulle lunghe distanze ed inoltre, quelli che stiamo vivendo, sono momenti difficili che richiedono chiarezza ed onestà intellettuale, ma soprattutto risposte. Il governatore De Luca continua a lamentarsi e ad imprecare contro il Governo, perché mancano i medici e gli operatori sanitari ed intanto il nostro amato Dg dell’Asl, Ferdinando Russo, un’autentica strenna per il nostro territorio, fuori stagione ma imperitura, continua a tenere al palo, tre professionisti, con anni ed anni di esperienza e non se ne comprende il motivo reale, visto che i tre medici in questione, hanno ormai da tempo ed ufficialmente, superato le vicissitudini che li avevano tenuti, temporaneamente, lontani dalle loro attività, come dipendenti dell’Asl…E non finisce qui…risulta che vi siano medici andati in pensione che non sono stati ancora sostituiti e, cosa addirittura sconvolgente, apprendiamo che son ben diciotto (diciamo 18), i dirigenti medici dell’Asl, tra i quali, quattro in servizio alla Rianimazione del Moscati, che dal mese di agosto di quest’anno ad oggi, si sono dimessi dal loro incarico…A questo esodo si aggiunge, come abbiamo già detto e scritto, la storia recente della dottoressa Angela Maffeo. che partecipa ad un concorso in terra leghista, con una sanità leghista e relativi politici leghisti e lei… meridionale, con spiccati tratti mediterranei di raro pregio, tali da superare ogni probabile rigurgito razzista, per restare in linea con il pensiero comune, dotata di un bagaglio di esperienza di tutto rispetto, lo vince, umiliando automaticamente questa pletora di ignavi, che pur di fregare qualcuno, su commissione, non si fanno scrupolo all’occorrenza, di addebitare la vergogna dei loro voltafaccia, al “clamore mediatico”. Non ci stancheremo mai di ripeterlo, mai, perché ci ha coinvolto direttamente, immeritatamente e nella maniera peggiore!, lo ripeteremo fino all’esaurimento dell’altrui vergogna, sperando in un rigurgito morale in extremis e in quell’esamino di coscienza del tipo “meco seco”, che qualcuno, per riscattarsi, almeno agli occhi di se stesso, dovrebbe iniziare a fare. E adesso, in perfetto stile “i capolavori del cinema muto” attendiamo che dalle nebbie che avvolgono le ultime decisioni occulte, intorno ai Team Covid, qualcuno emerga ed offra al volgo una ‘ntecchia di verità. A margine del comportamento, assai discutibile, tenuto dal dottor Vincenzo Grella già capo team di Grazzanise, nei confronti della signora Ida Colandrea Caterino che, ripetutamente ed inutilmente, lo ha chiamato al telefono, attendendo inoltre, come previsto, una sua chiamata, tre giorni di fila, per chiedere lumi sulla terapia cui stava sottoponendosi suo marito, malato di Covid e deceduto dopo pochi giorni, era giunta voce che il Grella si fosse dimesso dall’incarico di responsabile del team, anzi, che fosse stato invitato a dimettersi e gli fosse stato quindi, affidato, l’incarico di coordinatore delle Usca. Dopo il “paraustiello” dell’interessato, che dichiarava ufficialmente, senza peraltro spendere una sola parola per la famiglia dell’architetto Caterino, che avrebbe voluto dare le dimissioni ma non se la sentiva, visto il momento difficile (e, aggiungiamo noi…visto tutto il tempo che passava a rispondere al telefono e che sicuramente lo aveva stressato) e che avrebbe preso una decisione, dopo la riunione con la direzione dell’Asl, oggi, a distanza di otto giorni da quella fantomatica riunione, non si è ancora saputo nulla…Si presume che “passata la festa gabbato lu santu”, al Dg evidentemente le cose stanno bene così e spera che con il trascorrere dei giorni noi che secondo lui, abbiamo l’anello al naso ci dimentichiamo…no…caro dg Russo, non confonda i tintinnii…quello che sente in lontananza non proviene dagli anelli, che i nostri nasi “scotoleano”, ma dal campanello che qualcuno sta agitando, per richiamarla all’ordine, per nuove… avventure. Hasta la campanilla!

https://www.appiapolis.it/2020/11/16/asl-da-i-capolavori-del-cinema-muto-ma-grella-ha-firmato-le-dimissioni/amp/

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