PIANA DI MONTE VERNA,IN UNA FARMACIA DELLA ZONA, VIOLAZIONE DELLE REGOLE DEONTOLOGICHE E DI BUONA EDUCAZIONE?

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Il ruolo della farmacia rispetto a quello delle normali attività commerciali è diverso e il dato fatto è conosciuto da tutti.


Riceviamo e pubblichiamo ciò che abbiamo ricevuto in posta elettronica come segnalazione di un episodio che si è verificato nella Farmacia della zona e che denota un finale che può avere conseguenze importanti su ogni profilo:
"Mi sono recato nella Farmacia della zona per l'acquisto di assorbenti necessari per una persona anziana. Portavo con me la busta del prodotto già usato per mostrare il tipo e la qualità  del prodotto.
Mi veniva risposto che il prodotto richiesto non era disponibile e che poteva essere fornito un prodotto diverso ben più costoso con quantità di assorbenti in più.
Data la necessità ho acquistato il prodotto(consigliato dalla venditrice), mi sono recato a casa,senza un effettivo controllo su ciò che mi avevano venduto,perché avevo specificamente il prodotto  richiesto mostrando la busta di un determinato tipo,ho aperto la confezione.
Nell'aprire la busta del prodotto,mi sono reso conto che le caratteristiche del prodotto non erano conformi a quelle richieste e così mi sono recato per la restituzione alla stessa farmacia.
Con molto stupore,nonostante l'errore non mio,ho subito un vero linciaggio tanto che solo dopo forti pressioni ho ottenuto il cambio del prodotto,siccome il prodotto cambiato costava in meno di quello datomi in primis,per la differenza mi è stato un buono del valore di quattro euro da spendere successivamente e nello stesso contesto,davanti a tutti gli altri clienti, mi è stato detto di cambiare farmacia e cioè equivale nel dire di non recarmi più nella farmacia .
Io mi chiedo chi controlla questi atteggiamenti arroganti di quelli che dovrebbero essere professionisti?
Stando così le cose,come potrò incassare la differenza del buono fatto? "
Noi di Rinascita Pianese riteniamo deprecabile l'accaduto e degno di nota per le spiegazioni del caso e ci permettiamo di fare delle riflessioni.
Innanzitutto anche se il prodotto venduto non riguarda la prescrizione medica in certi contesti come della farmacia chi è addetto alle vendita dovrebbe avere un'attenzione maggiore rispetto alle altre attività commerciali e non commettere questi errori.
Vogliamo ricordare che la farmacia svolge un servizio pubblico e che non può intimare ad una persona di non entrare più nella farmacia.
Si afferma ciò  perchè l'art. 15 l. 475/68 prevede "il diritto di libera scelta della farmacia"  e l'art. 14 del codice deontologico del farmacista prevede il divieto di qualsiasi condotta che limiti o impedisca il diritto di scelta della farmacia.
Il comportamento descritto dal signore perciò può essere segnalato all'albo dei farmacisti che provvederà a verificare il caso.
Noi di Rinascita Pianese diciamo anche che dato che è un servizio pubblico e che se all'amico non vengono venduti in futuro dei prodotti farmaceutici ci può essere anche una responsabilità da reato penale di rifiuto di atti d'ufficio dell'art. 328 c.p.
Questi professionisti devono sempre ricordare il loro ruolo e i loro obblighi e cercare di non sbagliare.
Tra le altre cose c'è da sottolineare che per chi acquisto un qualsiasi prodotto esiste la clausola di recesso dall'acquisto in quanto prodotto venduto non risulta conforme a quello richiesto.
MEDITATE CARI LETTORI MEDITATE MEDITATE CARI AMICI! 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Buon giorno a tutti,se si tratta della stessa venditrice,mi sono ricordato di una situazione al quanto inverosimile.Una sera,mi sono da questo esercente per acquistare dei prodotti,nel momento del pagamento ho preso il portafoglio per prendere la carta per effettuare il pagamento,la venditrice(stessa?)mi dice "perchè non mi pagate per contanti tanto li avete in tasca".Quindi presuppongo che colei stava operando FACCIA I RAGGI X AI PROPRI CLIENTI.
Tutto ciò mi ha dato enormemente fastidio.

Anonimo ha detto...

Buona sera,a me è capitato (se è la stesa operatrice) che un giorno mi sono recato da lei per acquistare un prodotto una volta datomi il prodotto che cercavo li chiedo quanto costa cadauno? lei risponde 50 centesimi cad. Allora per pagare i cinque prodotti prendo 5 euro e gli li do.L operatrice si prende la banconota da 5 euro e mi non uno scontrino fiscale una ricevuta fata su un pezzo di carta qualsiasi del valore di 5 e andai via.Poi nel riflettere a casa ho acquistato cinque prodotti a 0.50 cad. quindi doveva avere 2.50 perché ha preso i 5 euro per intero?.Qualche giorno dopo mi reco di nuovo da lei e li spiego la situazione e lei mi fa NON PUÒ ESSERE .Allora le mostro la ricevuta a pezzot fatta da lei,davanti alla evidenza dice e va bene mi sono sbagliata.