IL GRAN MAESTRO GEPPINO BUONOMO RICORDA UNA VECCHIA FONTANA QUELLA DEL FRUMALE.


Tra le componenti storiche, che caratterizzano la civiltà  e la vita della nostra graziosa e fiorente Piana, figura, di certo, al primo piano, una vecchia fontana: quella, cioè, che vede la sua collocazione in via Frumale, strada perpendicolare questa alla sottostante Piazza Municipio. Fontana tenuta in vita, un tempo lontano, dallo scorrere di acqua naturale, sorgiva, proveniente da una vecchia e diroccata casa rurale, ubicata a Nord della stessa via Frumale. Fu tale fontana, nell' immediato dopoguerra, il richiamo per moltissime donne, che, con anfore, secchi, recipienti d' ogni genere, in assenza di un vero e proprio acquedotto, attingevano da essa acqua per le pulizie di cucina, per il bucato, in sintesi, per le più necessarie pulizie, richieste dalla quotidianità. La medesima fontana vantava, altresì, il merito di alimentare, con le sue acque, adiacenti trugoli, ( enormi vasche ), usati dalle lavandaie, per lavare indumenti, risciacquare biancherie. Ah! Si stenderebbe a credere, ma quanto valore, in tempi di disagi, ha avuto questa fontana! Oggi essa abbandonata al proprio destino, è priva della vitalità  di un tempo; ha chiuso il suo ciclo naturale e storico. Ma, per quel poco di sensibilità, che ancora esprime, vorrebbe appagato un desiderio: di essere riattivata, per aprire una sua nuova fase di funzionalità. Perchè, dunque, non farla tornare al suo vecchio splendore, per poterla utilizzare durante i rubinetti a secco delle  acque del Torano, durante i servizi di emergenza della Protezione Civile? Chissà che qualcuno non voglia prendere in considerazione, questo rilievo, per rendere la vecchia fontana ancora fonte di vita e di ausilio alla comunità Pianese.  

Geppino Buonomo 

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