PIANA DI MONTE VERNA,UN NOTO IMPRENDITORE ANTONIO PALMIERI SCRIVE A MATTEO RENZI IN QUALITA’ DI PRESIDENTE FIGISC - FEDERAZIONE ITALIANA GESTORI IMPIANTI STRADALI CARBURANTI - CASERTA .



L’imprenditore Antonio Palmieri,con lui è la seconda generazione impegnato nella vendita di prodotti petroliferi al dettaglio,scrive al Presidente del Consiglio Matteo Renzi in qualità di Presidente della FIGISC e dice…………

"""Egr. sig. Primo Ministro Matteo Renzi, come tanti italiani seguo attentamente i suoi progetti, le sue disquisizioni e le sue promesse tutte finalizzate ad un cambiamento da tutti auspicato. Per tal motivo mi permetto di rivolgere un appello teso ad attenzionarla su una delle tante questioni che investono il settore dei gestori carburanti, categoria che negli ultimi tempi è bistrattata, maltrattata, umiliata e dimenticata da tutti. Solo per farle qualche esempio, le società petrolifere, in testa l’ENI, azienda controllata dallo Stato Italiano sta operando una politica finalizzata, senza ombra di dubbio, alla eliminazione del gestore. Credo che lei non sia a conoscenza che l’ENI, industria di Stato con dirigenza nominata dal Consiglio dei Ministri, applica i prezzi dei carburanti alla pompa, certamente i più alti del mercato causando sia una perdita di quota di mercato a se stessa che il fallimento delle gestioni. La stessa ENI, però, cede gli stessi carburati a prezzi scontatissimi e concorrenziali a tutti i clienti, escluso i gestori dei propri impianti, creando una gravissima sperequazione nel mercato dei carburanti, tutta a discapito dei suoi gestori. Quali sono i fini di tale politica masochistica? A nome dei gestori che rappresento la prego vivamente di indagare. Nel cambiamento delle regole di mercato, ci può anche stare una strategia aziendale tesa all’ automazione, ma certamente non si può operare confinando in un angolo i gestori portandoli ad un graduale impoverimento fino al fallimento, senza creare degli ammortizzatori tesi, quantomeno, ad una sorta di ricollocazione che possa garantirgli un minimo di sopravvivenza. E tutto questo nel totale disinteresse generale. Una delle tante altre problematiche che assilla la categoria è l’onerosità delle transazioni effettuate con moneta elettronica a seguito dell’approvazione del decreto che ha eliminato la gratuità delle transazioni stesse presso gli impianti carburanti. A seguito di tale decreto, le banche hanno reintrodotto il pagamento con aliquote che a prima vista, per chi non è del settore, sembrano molto convenienti, invece, sono del tutto incompatibili visto l’esiguo margine che viene rilasciato al gestore. Per renderle meglio l’idea di cosa si sta parlando, le banche, per ogni transazione, chiedono percentuali che variano dallo 0,70 all’ 1,20 % contro un utile lordo delle gestioni che non supera il 2%. Ciò significa che il gestore deve lasciare il 50-60% del proprio utile alle banche. Pertanto, sig. Presidente le chiedo si può portare avanti un’azienda in queste condizioni? Chi ha legiferato abolendo la gratuità delle transazioni sapeva cosa stava facendo o è stato seguito il ragionamento del solito aiutino al sistema bancario? Le chiedo, per tal motivo, a nome dei gestori che rappresento di prestare un po’ di attenzione alla problematica che le ho sottoposto invitandola ad occuparsi del caso. Nel ringraziarla anticipatamente, le auguro buon lavoro."""

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ma che fa da forza italia chiede aiuto al pd mi vergognerei.

Anonimo ha detto...

ma da quale corrente stai fi o pd

Anonimo ha detto...

matteo renzi gli a risposto rispetti prima i turni di chiusura e poi vede che fare