PONTELATONE .La Castagna Ufarella, da oggi tipicità regionale campana.



Il Comune di Pontelatone risulta nell’elenco delle tipicità campane.  Con la sua “Castagna Ufarella” in prima linea verso un percorso che si prospetta, per ovvi motivi, tutto in salita ma la conquista è importante.


Appena due giorni fa, infatti, la notizia che ha rivelato l’inserimento di questa tipicità nell'elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Regione Campania : è stata infatti approvata dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali la proposta di revisione dell'elenco.
Una varietà autoctona dalle caratteristiche inconfondibili: piccole dimensioni, buccia più chiara del solito e più lucida, da cruda si lascia sgusciare con estrema facilità e con altrettanta facilità si libera della pellicina che la ricopre. Caratteristiche grazie alle quali risulta particolarmente adatta alla preparazione di varie tipologie di dolci. E questo lo sa bene la Pro Loco Treglia che da ben 27 anni, la ventisettesima edizione è già in programma per ottobre 2013, organizza una sagra per onorarla, ricordarla e valorizzarla.
“Un passo importante” lo definisce il primo cittadino di Pontelatone Antonio Carusone che, appresa la notizia, ci ha dichiarato con soddisfazione: “ Sento che stiamo andando nella direzione giusta se ragioniamo in termini di promozione del territorio. Salvaguardare e promuovere le nostre tipicità, le castagne come gli scavi archeolofgici di Trebula per esempio, è adesso la priorità”.
Gianni Sabino, presidente della Pro Loco Treglia, che in questa traguardo ci ha creduto fino in fondo mettendosi in prima linea per raggiungerlo, l’ha trovato come un’occasione per andarci a fondo intavolando proposte costruttive così da analizzare tutta la realtà del caso. “Non posso che esprimere – ha dichiarato Sabino – a nome mio e dell’intera Pro Loco tutta la felicità per quanto conquistato. Adesso, però, credo sia giunto il momento di intraprendere un nuovo percorso per valorizzare al meglio questa tipicità. Spero che le istituzioni siano meno sorde nell’ascoltare il grido d’allarme che è stato lanciato anche dai nostri produttori e spero allo stesso modo di poter collaborare con esperti che possano esaminare le peculiarità della castagna ufarella”.
Si, perché anche sui Monti Trebulani il cinipide ha lasciato il segno quest’anno. Un brutto segno, ma intanto la piacevole notizia non fa demordere i produttori, duramente messi alla prova per il devastante calo di produzione che sta mettendo in ginocchio l’intero settore castanicolo, purtroppo.Ma nel passato come nel presente la castagna ha lasciato e lascia tracce indelebili. Ogni internauta curioso, sbirciando in rete, può scoprire cose fantastiche su questo frutto straordinario che ha attraversato la storia sempre a testa alta. Dalle qualità nutrizionali più disparate, ieri chiamata “pane dei poveri” oggi “il cereale che cresce sull’albero”. Panacea di tanti mali, dunque. Spesso la soluzione ci viene dalla natura, noi dovremmo solo avere il rispetto per essa e la capacità di ascoltarla.

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