90 onorevoli in più: così il Parlamento riduce i costi della politica. Potrebbe essere questo il nuovo spot elettorale per le prossime Politiche.
In tempi in cui non si fa altro che
sentir parlare di tagli della casta, una cosa del genere suona strana, del
tutto fuori posto.
Novanta persone in più chiamate -tra i vari scopi-
per ridurre il numero dei parlamentari. Dunque, per diminuire la pressione
degli onorevoli sulle tasche degli italiani verranno chiamate altre 90
persone, di cui dovremo pagare benefit e stipendi. Lo prevede un disegno di
legge appena approvato dalla commissione Affari costituzionali del Senato.Il loro incarico dovrà durare un anno, ma sappiamo bene come funzionano
le tempistiche in Italia così, il rischio di pagare per più di un anno altri 90
stipendi oltre a quelli già esistenti, non è poi così remoto. Le novanta
persone, scelte tra chi non ricopre incarichi elettivi, verranno chiamate a
intervenire nella seconda parte della Costituzione sull'abolizione del
bicameralismo perfetto e i poteri del Presidente della Repubblica."Il trattamento economico dei membri della commissione Costituente
è pari a quello dei membri della Camera dei deputati, ivi comprese le indennità
accessorie", hanno proposto l'onorevole Luciana Sbarbati e il suo collega
Giampiero D'Alia. Così, dai 945 stipendi che già paghiamo, prepariamoci ad
arrivare a 1,035. In
nome dei tagli, per carità.
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