Il ministero dell’Economia ha
confermato con una circolare che la quota variabile della Tari va conteggiata
una sola volta.Il Mef- Ministero dell’Economia e delle Finanze ha confermato
con una circolare che la quota variabile della Tari, la tassa sui rifiuti, va
computata una sola volta e non, come fatto da alcuni comuni, più volte, una per
ogni pertinenza.
Per il Mef, “qualora il contribuente riscontri un errato
computo della parte variabile della tassa sui rifiuti effettuato dal Comune o
dal soggetto gestore del servizio può chiedere il rimborso del relativo importo
in ordine alle annualità a partire dal 2014, anno in cui la Tari è entrata in
vigore”.“Bene il chiarimento del Mef, ma è evidente che la Tari gonfiata va
restituita direttamente dai Comuni, senza bisogno che il contribuente sia
costretto a chiedere il rimborso o a procedere a complicatissimi calcoli per
calcolare il giusto importo della Tari” afferma Massimiliano Dona, presidente
dell’Unione Nazionale Consumatori.“Anche perché molti avvisi di pagamento dei
Comuni non specificano con esattezza la ripartizione della quota variabile in
relazione alle pertinenze, rendendo ancor più difficile la verifica” prosegue
Dona. “Una ragione in più perché siano i Comuni stessi, con un provvedimento di
autotutela, a rifare i calcoli e a restituire spontaneamente i soldi
indebitamente percepiti ” conclude Dona.
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