I Carabinieri del Comando Provinciale,su ordine della Procura del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, hanno eseguito misure cautelari nei confronti di imprenditori del settore caseario, veterinari e biologi, responsabili di associazione per delinquere finalizzata alle sofisticazioni alimentari, con sequestri di beni di ingente valore.
Sono 13 le persone raggiunte da
provvedimento cautelare eseguito dai carabinieri di Caserta. Al centro
delle indagini un grande caseificio situato a Sparanise. Gli indagati avevano
messo in atto una sofisticazione del latte e di conseguenza della mozzarella
prodotta, anche grazie a biologi e tecnici per falsificare gli esami.Le
violazioni del disciplinare di produzione con l'importazione di latte
dall'estero da mescolare a quello del territorio di produzione, danneggiano
gravemente i 1500 allevamenti impegnati a produrre latte di bufala nel rispetto
delle regole della "mozzarella di bufala campana Dop", ma colpiscono
duramente anche l'immagine di un prodotto che sviluppa un fatturato di oltre
435 milioni di euro dei quali 71 milioni realizzati grazie alle esportazioni in
tutto il mondo. E' quanto afferma la Coldiretti nell'esprimere
apprezzamento per l'operazione dei carabinieri di Caserta coordinata dalla
procura di Santa Maria Capua Vetere che ha portato alla notifica di 13 misure
cautelari a carico degli imprenditori titolari dell'azienda, biologi,
veterinari e tecnici di laboratorio.
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