Siamo onorati di ospitare e pubblicare un articolo molto interessante scritto dalla dott.ssa Orsola Farina per il blog di RINASCITA PIANESE.
La dottoressa ci spiega i tipi di emozione e come riuscire a trasformarli in risorse per la nostra vita.
Con il termine emozione si indica un insieme complesso di fenomeni riguardanti il piano fenomenico – esperienziale, il piano fisiologico e il piano espressivo – comportamentale.
Le emozioni possono essere indotte sia da stimoli reali che immaginari e la loro attivazione può partire sia dall’esterno che dall’interno dell’organismo. Esse si attivano con il riconoscimento subcorticale, non cosciente, di uno stimolo ed è per questo motivo che le percezioni e le emozioni si influenzano a vicenda. Un fattore importante per l’attivazione delle emozioni è la comunicazione che la persona ha con sé stessa, gli altri e il mondo. La comunicazione è il principale veicolo di attivazione emotiva.
Esprimiamo le emozioni attraverso quattro modalità quali paura, piacere, dolore e rabbia (emozioni primarie). Non dobbiamo reprimere le nostre emozioni, manipolarle o limitarle ma, dobbiamo imparare ad accoglierle. Nel caso della paura una delle tentate soluzioni disfunzionali è quella di parlarne continuamente e di conseguenza, la rendiamo vera. Il nostro interlocutore, nel sostenerci per aiutarci, renderà la paura ancora più intensa confermando la nostra incapacità nel gestirla. Il piacere, se ci lasciamo sospingere liberamente dal piacere finiremo per esserne attratti in modo irresistibile e non saremo più liberi di scegliere. Il dolore , se ci abbandoniamo al dolore rischiamo di rimanere vittime di esso portando ad un peggioramento della situazione. La rabbia, se ci lasciamo portar via dalla rabbia, rischiamo di mettere in atto azioni di cui potremmo pentirci in quanto, essa offusca la mente e può condurre a reazioni aggressive e fuori controllo. Ciò tende a potenziarla e non a ridurla.
Come impariamo a gestire le nostre emozioni?
Saper gestire le emozioni significa evitare di opporsi ad esse ma, bisogna concedersele utilizzandole in modo costruttivo.
- La paura è connessa all’istinto di sopravvivenza ma, quando supera una certa soglia di attivazione fisiologica, diventa disfunzionale e si trasforma in limite. Dobbiamo imparare ad accoglierla, dedicare un tempo quotidiano dove evochiamo le nostre “Peggiori Fantasie” , spingendola volontariamente all’eccesso fino a farla esaurire. In questo modo, si trasformerà in coraggio.
- Il piacere va vissuto concedendoselo in spazi e tempi definiti in modo da evitare di esserne travolti.
- Il dolore va accettato ed attraversato, concedendogli spazio e tempo. Bisogna darsi un appuntamento quotidiano con il dolore, in modo da sentirsi sempre più fortificati.
- La rabbia è la risposta emozionale ad uno stato di frustrazione. Essa va canalizzata e fatta defluire creandoci anche in questo caso uno spazio, in modo da renderla produttiva anziché distruttiva.
E’ molto importante imparare a gestire le nostre emozioni primarie trasformandole di conseguenza, in punti di forza.
“Nulla giunge all’intelletto che non passi prima per i sensi”
Dott.ssa Orsola Farina
Psicologa – Psicoterapeuta
Ricercatrice e Affiliata Ufficiale del Centro di Terapia Strategica di Arezzo
CTU
Coordinatrice presso Struttura per anziani
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