che abbiamo seguita fin dall'inizio la vicenda del "CASO RICCIO",pubblichiamo l'articolo apparso sulla testata giornalistica IL MATTINO a cura di Biagio Salvati che spiega molto bene e sinteticamente tutto il calvario della vicenda.
Il Riesame nella fase cautelare annulla, per tre medici, l'obbligo di firma. L'appello revoca anche l'Interdizione dalla professione: solo che per tre camici bianchi la delibera che li deve reintegrare giace negli uffici dell'Asl. senza firma del manager, da oltre due settimane. I legali dei professionisti coinvolti nell'inchiesta del “re dei laboratori clinici” Pasquale Corvino, hanno sollecitato l'Asl a provvedere, ma per Domenico Barbato, Francesco Riccio ed Emilio Pardi Merola, con studi rispettivamente a San Nicola la Strada. Alvignano e Santa Malia Capua Vetere i tempi sembrano essere ancora lunghi. Da quattro mesi so no in una situazione ibrida e con disagi economici e, nel caso del medico Riccio, si sta verificando anche una situazione assurda che gli sta facendo perdere assistiti .La dottoressa che lo sostituì a Pontelatone e Piana di Monte Verna, andata in maternità, non si sarebbe dimessa facendosi sostituire dal padre medico In pensione che avrebbe addirittura delegato un ulteriore sostituto. Nè l’Asl ha nominato un sostituto ufficiale. Il dottor Riccio aveva anche dimostrato che le ricette erano state riconosciute dai suoi veri pazienti. Nel procedimento sono impegnati gli avvocati Federico Simoncelli, Giuseppe Maturo e Vitaliano D'Abrosca. L'indagine, battezzata Minerva, ha riguardato l reati di falso e la presunta commercializzazione illecita di farmaci in direzione di Paesi non europei: le fustelle dei medicinali venivano apposte su false ricette in modo da ottenere il rimborso dal Ssn. Insomma, a Pontelatone la situazione è paradossale perchè manca un medico.
Nessun commento:
Posta un commento