PIANA DI MONTE VERNA,IL RITORNO DI SENECAZ A PIANA CALATIAE INTORNO AL 216 A.C.
Lo storico ,letterario e filosofo Senacaz quando andò via da Piana Calatiae lasciò una situazione politica ed economica della piccola comunità al quanto poco felice. Come abbiamo visto, Senecaz racconta che Piana Calatiae era governata da una oligarchia politica (il potere in mano ad numero ristretto di persone) al cui vertice c’erano i due Demos che erano il Demos e il Demos Capo. Il modo di amministrare di entrambi la piccola comunità era abbastanza dispotico e categorico verso il popolo. La filosofia politica a cui s’ispiravano i due Demos era basata su tre principii “EGO SUM,SAPAENTIA MEA,IN CULO VOBIS”.
Nel 216 a.v., quando Senecaz giunse di nuovo a Piana Calatiae trovò una situazione politica amministrativa cambiata. Non trovò i due Demos che aveva avuto l’onore di conoscere negli anni precedenti negli uffici amministrativi di Piana Calatiae, apprezzando le doti di entrambi ,ma trovò negli uffici un’altra persona ad amministrare la piccola comunità dell’Impero. Questo uomo “nuovo” della politicus di Piana Calatiae, che si chiamava Iustilov, era di spirito di benevolenza con tutti e quindi molto affabile ma nello stesso tempo anche molto determinato nelle scelte d’affrontare. Senecaz parla di “nuovo” tra virgolette perché si rende conto di nuovo non c’è alcun che in quanto la persona che ora amministrava la piccola comunità lo aveva già visto negli uffici con il Demos a cui intralciava sempre l’azione politica in collaborazione con un certo Bombardus. Il grande filosofo, che era una persona scaltra, seppe anche che anche il Demos capo ,nel rinnovare gli uomini che erano ad amministrare Piana Calatiae, era contrario a riconfermare il potere in mano al Demos, e che quindi c’era una spaccatura tra i due Demos . Senecaz parla di una congiura di palazzo fatta e organizzata dal Demos Capo,Bombardus,Iustilov. L’incontro tra i tre, per organizza la strategia da porre in atto, ebbe luogo in una località vicino a Piana Calatiae che il grande filosofo chiama sotto il nome Santian’ nei pressi del Barrocconos. In questa riunione al vertice si decise,secondo i manoscritti di Senecaz, che il Demos Capo voleva voltare pagina e desiderava a tutti costi mettere al posto del Demos un’altra persona che la individuò in Iustilov ed inoltre sempre in questa sede si decise di far scendere in campo un iuvenes di Piana Calatiae che si individuò nel Bombardus iuvenes (il giovane) .
SECONDA PUNTATA
Si legge dai manoscritti di
Senecaz che sul versante opposto, il Demos, vistosi tradito dal suo referente a
vita il Demos Capo, cercò di ricompattare un gruppo di tre persone compreso lui. Senecaz parla di un triunvirato
fatto dal Dmos,Farinius ed infine dal
Crescenzius. Il triunvirato , del quale parla Senecaz, non ebbe seguito in
quanto i tre non trovarono alcun appoggio tra il popolo di Piana Calatiae . Il
grande filosofo parla anche,nei suoi
manoscritti, che in questo momento a Piana Calatiae si ebbe di nuovo l’ascesa
sulla scena politica di vecchio senatore romano il cui nome era Zaccaninus che
apparteneva ad una potente famiglia patrizia romana i Remus, uno dei sette re
di Roma . Al dire di Senecaz, questo
grande oratore romano era una
persona che si era proposto mole volte al popolo di Piana Calatiae per
amministrare la res pubblica ma non aveva avuto mai il consenso da parte di
quest’ultimo. Per superare questa
incresciosa situazione Zaccaninus cercò di fare dell’alleanze politiche molto
importanti. Una tra queste fu quell’alleanza con noto senatore, oratore e
docente della Luis Agricolas Romanae di nome Angelus.Quest’ultimo,si legge nei manoscritti del grande filosofo romano , fece
alleanze con la vecchia classe politica
di Piana Calatiae, persone dal calibro come Bernadius,Francus e soprattutto lo
stratega politico di tutti i tempi Demagistris.
Inoltre,si legge nei manoscritti che
Angelus per avere il consenso da parte delle donne di Piana Calatiae cercò una
alleanza con una donna che la trovò nella sua parente acquisita di nome Naiam .
Costui era una iunventa della politica di Piana Calatiae, non apparteneva a
nessuna famiglia di senatori o di oratori politici, ma era una persona molto colta e che faceva
parte della scuola dell’Impero. Per di
più,dice Senecaz che il grande oratore Zaccaninus volle dare una svolta alla
propria attività politica facendo debuttare nella scena politica di Piana
Calatiae il proprio figliolo Zaccaninus iuvenes (il giovanotto). Quest’ultimo ,si dice, che abbia fatto un
importante e consolidale conoscenza all’interno della Villa Scolarum………
2 commenti:
lasci le cose a metà, ci hai stancati. non c'è una fine e quindi un senso in questo post.
perché dici così il giovane mica è stato candidato dal padre? lui si è sempre occupato di politica. sei invidioso?
Posta un commento