PIANA DI MONTE VERNA, Processo Normandia, condannati gli imprenditori agevolati dal clan dei Casalesi negli appalti pubblici.
Quattordici
condanne nel processo «Normandia» a carico di imprenditori che, stando
all'accusa, hanno ottenuto appalti pubblici nei comuni di Piana Di Monte Verna,
Casal di Principe e Pietravairano grazie all'appoggio del clan dei Casalesi.
Nella sentenza, non sono stati risparmiati i tecnici comunali dei vari enti
locali.
I giudici della seconda sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere,
presidente Luigi Picardi, hanno condannato Mariangela Capoluongo a 3 anni e 4
mesi, Michele D'Aniello a 9 anni di carcere, Oreste De Luca a 8, Vincenzo Della
Volpe a 17 anni e 6 mesi, Giuseppe Diana a 3 anni. Pasquale Garofalo, titolare
della P.G. costruzioni, a 3 anni, Raffaele Macchione a 4 anni e 3 mesi,
Giuseppe Misso a 13 anni e 6 mesi, Pasquale Puorto a 3 anni e 9 mesi e Nicola
Tessitore a 4 anni e 3 mesi. Condannato anche il funzionario comunale del
comune di Piana di Monte Verna, Armando Riccio, alla pena di 9 anni di
reclusione.
Ventuno anni, invece, sono stati comminati al figlio del boss Francesco
Schiavone detto Sandokan, Nicola, 35 anni, rinchiuso nel carcere di massima
sicurezza di L'Aquila, mentre sono stati condannati a 12 anni Mario Schiavone e
a 21 anni e sei mesi il boss ergastolano Antonio iovine detto O'Ninno.
I giudici hanno negato il risarcimento come parte civile agli imprenditori
Pasquale e Giuseppe Mastrominico che sarebbero stati ostacolati dal clan. I due
sono imputati in un altro processo.Assolto con formula piena l'imprenditore di
Padova Sergio Solmi, padre di uno dei funzionari dell'impresa che partecipò
all'appalto per l'installazione delle centraline della qualità dell'aria a
Caserta.
Assolti anche il funzionario del comune di Caserta, Maurizio Mazzotti e
Gelsomina Crisci, ex convivente dell'ex consigliere regionale Udeur, Nicola
Ferraro. Assolti, ancora, Felice e Andrea Lombardi, gestori del bar situato di
fronte al comune di Casal di Principe.Assolto anche Paolo Diana dalla turbativa
d'asta per il campo sportivo di Casal di Principe, Raffaele Lagravanese e Rita
Carlig.
Per il resto, ha retto l'impianto accusatorio del pm dell'Antimafia Antonello
Ardituro e del suo collega Marco Del Gaudio.
2 commenti:
Giustizia è stata fatta.
Ma chi amministrava non vedeva sentiva diceva niente!
Buogiorno,colleghi anonimi
Aspettare che la giustizia faccia il suo regolare corso !
Così sia
X Chi rispetta la legge
WWWW Rinascita pianese e il Dir.
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