Reggia di Caserta aperta, festa dell'asparago e raduno d'auto d'epoca. I
sindacati hanno scelto la protesta silenziosa contro la mancanza di
risposte della Provincia.
Il giorno che è passato, la 'festa' dei lavoratori, di chi costantemente, con
il suo sudore, continua ad onorare il giorno, nonostante governi che
calpestano i diritti, che lottano per il pane da portare a casa, ha
assunto negli ultimi anni un significato drammatico. La crisi che oggi
assorda le nostre orecchie porta i nomi dei 23 imprenditori
suicidi dall'inizio del 2012, dei giovani costretti a lavorare
sottopagati e sfruttati, degli operai da mesi a cavallo di una gru o a
combattere contro colossi internazionali, degli operatori dell'ACMS
finiti per strada, dei precari e dei cassaintegrati, di chi perde
la dignità a causa di pensioni misere e di chi le pensioni non le vedrà
mai, di chi fugge da un paese in miseria e chi comunque decide di
restare provando a cambiare le cose, nonostante il rischio di finire
come don chisciotte a lottare contro i mulini a vento. Del resto le
lotte operaie hanno insegnato che il grigio non può esser l'unica
alternativa al bianco e nero.Anche Caserta ha celebrato il suo Primo Maggio. La Reggia di Caserta, con
iniziativa promossa dal Ministero dei Beni Culturali, è restetata aperta
nella giornata con l'ingresso simbolico di 1 euro. Compresi nel
biglietto di ingresso era la visita agli Appartamenti Storici, alla Pinacoteca, alla
Quadreria, alla collezione di arte contemporanea "Terrae Motus" e al Parco
Reale dalle 8.30 alle 19.00. A Pozzovetere, Casertavecchia, c'è stato il raduno
d'auto e moto d'epoca che da qualche giorno riempiono le vie del centro
cittadino.Hanno scleto una via diversa i sindacati che quest'anno non
sono scesci per le vie di Caserta. CISL, CGIL e UIL hanno deciso infatti di
protestare in maniera silenziosa contro il modo di governare il
territorio è il chiacchiericcio inconcludente, le promesse non
mantenute, gli impegni solennemente presi e altrettanto clamorosamente
disattesi dell' amministrazione provinciale, scegliendo come meta per
una biciclettata, Castelvolturno. L'iniziativa, promossa dalla CGIL di
Caserta, è partita da piazza Domenico Noviello, a Baia Verde, alle 9.30,
per giungere a Castelvolturno, in piazza Annunziata, dove è stato tenuto un
presidio, al quale hanno partecipato Camilla Bernabei e Teresa Granato,
della Segreteria Cgil Campania.
Secondo i dati forniti dalla CISL, la situazione è drammatica: 210.000
disoccupati, al netto degli inattivi, coloro cioè che il lavoro neanche
se lo cercano più; disoccupazione femminile al 57%; quella giovanile che
nella media provinciale è del 45,11% (dato 2011 ISTAT Campania), in
alcune zone supera il 60; nella fascia di età dai 15 ai 24 anni
è passato dal 35,12% del 2004 a quello attuale del 45,11%; nel 2011 la
percentuale dei giovani che ha abbandonato il nostro territorio in cerca
di lavoro altrove è salita al 39,7% contro il 34% dell'anno precedente.
E' davvero il caso di considerare questa giornata come una festa? C'era il
bisogno di fermarsi, fare silenzio e ripartire dal primo caposaldo della
nostra Carta Costituzionale, "l'Italia è Repubblica democratica fondata
sul lavoro". O no?
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