Secondo gli istituti Csa, Tns Sofres e Ipsos, citati dall’agenzia France Presse, Hollande ha ottenuto il 52% dei voti contro il 48% di Sarkozy. Le stime di Harris Interactive variano tra il 52,7% e il 53,3% in favore del candidato socialista. Grande folla di socialisti in Rue Solferino, dove ha sede il partito. Poi la festa in Piazza della Bastiglia. Il partito di Sarkò annulla la festa in Piazza della Concordia.
François Hollande . L'uomo che, tra gli anni Ottanta e i primi anni Novanta, guidò il paese con piglio decisionista e un convinto slancio europeista. Hollande manda a casa Sarkozy, mai amato dai francesi.Un'ora prima della chiusura delle urne, quando da tutto il pomeriggio si rincorrevano le voci sugli exit poll (diffusi dall tv belga francofona), è arrivata la notizia: Hollande ha vinto, è lui il nuovo presidente della Francia. Subito è esplosa la gioia dei socialisti, che si sono riversati in massa in Rue Solferino, storica sede dei socialisti francesi. Poi, alle 20 in punto, a urne chiuse, l’istituto di sondaggi Ipsos, citato da diverse emittenti d’Oltralpe, ha confermato che Hollande è stato eletto con il 51,9% delle preferenze contro il 48,1% ottenuto da Sarkozy. Ma Hollande preferisce tenere i piedi per terra e aspetta prima di esultare: "Sono solo stime. Stanno appena iniziando a svuotare le urne".
È prevista una marcia da lì fino alla Place de la Bastille, un luogo storico (non solo per la Rivoluzione francese): fu lì, infatti, che François Mitterrand festeggio nel 1981 dopo la sua elezione. In un'altra piazza importante, Place de la Concorde, sono radunate poche persone e pochissime telecamere. Secondo una fonte diplomatica citata dal giornale Le Soir, il partito di Sarkozy avrebbe già cancellato la festa per la vittoria.
"È una grandissima gioia", ha detto il portavoce del partito, Benoit Hamon: "Con François Hollande è la Repubblica che ritorna", ha aggiunto il numero 2 dei socialisti, Harlem Desir. "La Francia ha rifiutato la deriva sarkozista e ha scelto di riprendere in mano il suo destino. È la fine dell’arroganza, questo 6 maggio è un giorno di vittoria per tutti i repubblicani".

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