ASSUMERSI LE PROPRIE RESPONSABILITA’ NEI CONFRONTI DELLE COLLETTIVITA’CHE SI AMMINISTRANO.

Noi della redazione di RINASCITA PIANESE  ripubblichiamo la lettera del Sindaco dott. Raffaele Santabarbara apparsa sul portale degli Amici di CAIAZZO RINASCE in merito alla problematica del CUB in quanto quest’ultimo vorrebbe accollare ai singoli Comuni(Amministrazioni) i propri dipendenti in esubero. Questa è la lettera integrale apparsa su CAIAZZO RINASCE:   


"Il commissario dell'articolazione Caserta del Consorzio Unico di Bacino, con note del 27/4/2012 prot. 5620/U e del 9/5/2012 prot. 6184 ha comunicato alle Amministrazioni Comunali consorziate l'impossibilità di continuare la gestione della raccolta rifiuti per insolvenza da parte degli Enti aderenti al Consorzio stesso, naturalmente non poteva riferirsi ai Comuni virtuosi come quello di Piana di Monte Verna, che paga regolarmente le fatture mensili per il servizio prestato dal CUB. Nell'impossibilità di uscire dall'impasse ingessante nel quale il Commissario Briamonte ha portato il Consorzio durante la sua fallimentare gestione (sia in termini di servizi che di amministrazione), ha deciso (unilateralmente) di stilare una lista di personale cantierizzato sui Comuni serviti dal CUB, prevedendo n° 7 operai e n° 2 impiegati sul cantiere di Piana di Monte Verna, per un presunto costo complessivo annuale di diverse centinaia di migliaia di euro, che i cittadini dovrebbero farsi carico. Il Dott. Briamonte avrà forse dimenticato che, sia nella sua proposta di rinnovo contrattuale del 14/2/2012, che nella mia risposta di nuova e definitiva organizzazione del servizio del 7/3/2012, erano considerate cantierizzate soltanto 3 unità lavorative (operai), pertanto, se il Consorzio non aveva dove impiegare il personale in esubero non doveva e né poteva cantierizzarli a Piana di Monte Verna, con l'intento di farli gravare economicamente sulle casse del mio Comune. Certo è che, per fare scelte ridicole al fine di risollevare le sorti del Consorzio rifiuti non era così indispensabile andare a scomodare il massimo esperto di gestioni commissariali delle Società pubbliche! Con lettara del 11/5/2012 prot. n° 2819 ho naturalmente contestato in toto sia la sua gestione fallimentare del Consorzio che il contenuto delle comunicazioni ricevute. Nella stessa nota ho ricordato al Commissario dell'Articolazione Caserta che il Consorzio è un organismo tra Enti locali, quindi a totale capitale pubblico, pertanto, anche nelle assunzioni di personale aveva l'obbligo di effettuare le selezioni mediante concorsi pubblici, cosa non avvenuta poiché tutto ciò non risulta da nessun atto consortile, quindi non si comprende bene quale obbligo dovrebbe ricadere in capo ai Comuni che non hanno partecipato alla gestione diretta delle attività consortili, né alle scelte del personale da impiegare, o alle procedure di assunzione del personale. Inoltre, un carico così eccessivo di personale su un cantiere piccolo come quello di Piana di Monte Verna produrrebbe un costo per il cittadino che farebbe lievitare l'attuale tariffa in modo esponenziale e, in un momento di recessione e forte crisi economica, potrebbe tradursi in un tracollo della micro-economia domestica. Se non è sicuro di essere all'altezza del compito ricevuto, anziché tentare di indurre i Comuni ad accettare soluzioni improponibili, il dott. Briamonte potrebbe dimettersi dall'incarico ricevuto e ritornare ad occuparsi del suo lavoro che sicuramente saprà fare meglio!"""
 Noi siamo d’accordo che il Commissario del CUB sta cercando di piazzare e spalmare tutta quella gente che ha ereditato dopo un'assunzione clientelare fatta dai suoi predecessori, nei vari Comuni della provincia di Caserta ma dobbiamo dire anche che a tutto ciò hanno contribuito direttamente o indirettamente tutte le varie Amministrazione consociate al CUB. Quindi anche  Piana di Monte Verna, secondo noi,non  esula da questa problematica. Così non si deve ribaltare il problema a vicenda tra il CUB e le singole amministrazioni perché entrambi hanno contribuito al  sorgere della questione. Le singole collettività caro Sindaco sono stanche del vostro fare in genere a trecento sessanta gradi .

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