PIANA DI MONTE VERNA, CHIARIMENTI INCOMPLETI DEL SINDACO E PARZIALE RAGIONE DI MICHELE MASTROIANNI.


Dopo l’intervento del Prof. Giustino Castellano,.....

in consiglio comunale il sindaco dott. Stefano Lombardi da alcuni chiarimenti sulla vicenda acque reflue...ma sugli “AVVISI PAZZI” ha ragione Michele Mastroianni.

Facciamo presente che già noi nel darne notizia avevamo ritenuto  le obiezioni non fondate e avevamo controllato gli atti...
Facciamo presente che la risposta è comunque parziale perché non spiega quale sarà l’atteggiamento del Comune nei confronti di coloro che realmente non sono e non possono allacciarsi al sistema pubblico e nei confronti di coloro come il sig. Mastroianni nel 2014 non erano nemmeno residenti.
Facciamo presente che a differenza di quanto sostenuto dal sindaco la giurisprudenza prevalente ritiene che non è dovuto anche se vi era la possibilità di allacciarsi alla rete pubblica purché viene dimostrato la compatibilità con la normativa ambientale dello smaltimento privato.
In questo ha perciò ragione l’amico Michele Mastroianni per la vicenda AVVISI PAZZI e diciamo ai cittadini di far presente queste cose...
Facciamo presente anche che i chiarimenti del sindaco dovevano riguardare anche il funzionamento nel corso dell’amministrazione precedente del dott. Raffaele Santabarbara per verificare se nei sei mesi precedenti il servizio ha funzionato dato che riguarda tutto il 2014...
Come al solito qualche imprecisione rende tutto più complicato e non chiarisce il tutto...
Nei primi sei mesi del 2014 l’autorizzazione allo scarico c’era ?
Il registro di carico e scarico c’era ?
le ditte per la manutenzione e per lo smaltimento dei fanghi risultano autorizzate?
Faccia sapere in maniera completa tutte queste cose per eliminare ogni dubbio senza che dobbiamo sempre noi spiegare le cose...
L’ente ha intenzione di annullare il tutto e addebitare le spese al funzionario o pretende che si vanno ad adire le vie legali le cui spese saranno poi a carico dell’ente?
Infine facciamo notare che al contrario del comunicato della CAPITANA che riguardava una vicenda politica questo riguarda una vicenda degli uffici e dato cio andava pubblicato sulla pagina del comune e non del Sindaco...
L’unica cosa difficile da capire è come e da dove si percepisce la fiducia dei cittadini!!!!!!!!!!!!!
Pubblichiamo il post:
” Alcuni chiarimenti in merito ai ruoli delle  AcqueReflue 2014 - (post lungo)
In apertura del Consiglio Comunale di questa sera ho consegnato al Segretario Comunale dottoressa Annalisa Simone e dato lettura di un documento che riporto testualmente:
“In relazione alle osservazioni mosse da alcuni cittadini relativamente alle modalità ed ai termini di prescrizione dei ruoli inerenti le acque reflue, appare opportuno precisare quanto segue:
come chiarito dalla giurisprudenza (Tribunale di Roma sentenza 16041 del 8.8.2017, Corte Costituzionale  11 febbraio 2010 n. 39, Corte Costituzionale n. 335 del 10 ottobre 2008, Corte di Cassazione sezione 3 civile sentenza 27 gennaio 2015 n. 1442, Cass. SS.UU. 9.2.2011 n. 3162, Tribunale di Cassino 20.03.2007, Tribunale di Pescara 05.03.1999 e Circolare Ministero Finanze  n. 177 del 5 ottobre 2000) il credito inerente le acque reflue non ha più natura tributaria.
Prima della declaratoria di incostituzionalità di cui alla sentenza 10 ottobre 2008 n. 335, il canone di depurazione e di fognatura aveva natura tributaria. Durante tale periodo, il potere di accertamento del Comune era soggetto al termine triennale di cui all’art. 290 R.D. n. 1175 del 1931.
A seguito delle modifiche normative dettate dal d. l. n. 208/2008, è stato ulteriormente ribadito che il servizio idrico ha natura corrispettiva e addirittura è previsto l’obbligo di corrispondere il canone anche se il depuratore non c’è, ma ne è iniziata la costruzione, a riprova del fatto che la corresponsione del canone riguarda non solo il servizio, ma anche i costi di investimento, gestione e manutenzione.
DECRETO-LEGGE 30 dicembre 2008, n. 208
Misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell'ambiente.
Vigente al: 20-12-2019
Art. 8-sexies
(Disposizioni in materia di servizio idrico integrato)
 1.  Gli  oneri  relativi  alle  attivita'  di  progettazione  e  di realizzazione  o completamento degli impianti di depurazione, nonche' quelli   relativi   ai   connessi  investimenti,  come  espressamente individuati  e programmati  dai  piani  d'ambito,  costituiscono una componente  vincolata della tariffa del servizio idrico integrato che concorre  alla  determinazione  del corrispettivo dovuto dall'utente. Detta  componente e' pertanto dovuta al gestore dall'utenza, nei casi in   cui   manchino  gli  impianti  di  depurazione  o  questi  siano temporaneamente  inattivi,  a decorrere dall'avvio delle procedure di affidamento  delle  prestazioni  di  progettazione o di completamento delle  opere necessarie alla attivazione del servizio di depurazione, purche' alle stesse si proceda nel rispetto dei tempi programmati.
Secondo quanto chiarito dalla Commissione di vigilanza sulle risorse idriche, nota prot. 4720/RP del 2010 rientra nella definizione di “impianto di depurazione l’insieme delle strutture che presiedono alla depurazione delle acque senza entrare nel dettaglio della filiera impiantistica e sull’adeguatezza ai fini della normativa sugli scarichi: in ogni caso si ha un processo di depurazione e costi di gestione (servizio) che devono essere attribuiti all’utente.
Con sentenza della Corte Costituzionale con sentenza dell’ 11 febbraio 2010 n. 39 che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’inserimento, nell’ambito della giurisdizione tributaria, delle liti aventi ad oggetto il  canone per lo scarico e la depurazione delle acque reflue è stato ribadito che “ la giurisdizione del giudice tributario deve ritenersi imprescindibilmente legata alla natura tributaria del rapporto e, pertanto, avendo la quota di tariffa per il servizio di scarico e depurazione di acque reflue natura di corrispettivo contrattuale, le relative controversia appartengono al G.O.
Nel corso del tempo, la giurisdizione relativa alla tariffa per il servizio idrico è stata così ripartita.
Dal 01.04.1996 al 02.10.2000- Commissione Tributaria
Dal 03.10.2000 al 02.12.2005 Giudice Ordinario
Dal 03.12.2005 al 11.2.2010- Commissione Tributaria
Dall’11.02.2010 Giudice Ordinario
Con la pronuncia della Consulta del 2010 è stato dichiarato incostituzionale l’art. 2 del d.lgs. 546 del 1992 per contrasto con l’art. 102 C., nella parte in cui aveva attribuito alle Commissioni Tributarie controversie relative a prestazioni patrimoniali.
Ne consegue che la riscossione del credito inerente le acque reflue non è più soggetta al termine di decadenza triennale, non avendo più il relativo credito natura tributaria, ma dovendosi invece ritenere applicabile il termine di prescrizione quinquennale previsto per le prestazioni di natura corrispettiva e patrimoniale.
Tale termine, infatti, è previsto dall’art. 2948 c. 1 n. 4 c.c. per tutti i contratti di somministrazione continuativa o periodica.
La differenza fra i due regimi è di lapalissiana evidenza, atteso che la decadenza comporta una conseguenza di natura procedurale, ossia la perdita della possibilità di esercitare un diritto, mentre la prescrizione comporta una conseguenza di natura sostanziale, ossia l’estinzione dello stesso.
Il termine quinquennale decorre dall’anno in cui si è verificato il consumo idrico, per cui la prescrizione maturerà al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui si è verificata la fornitura.
Come chiarito anche dalla Circolare MEF n. 177 , relativamente ai presupposti impositivi del tributo “la quota relativa al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi.
L’allaccio alla pubblica fognatura, per comportare il diritto all’esazione del corrispettivo, deve essere “reale o potenziale”, dovendosi con tale dicitura intendersi la possibilità obiettiva di usufruire del servizio a prescindere dall’effettivo uso da parte del singolo.
Passando all’esame delle attività compiute dall’Ente ai fini di garantire il regolare funzionamento del depuratore, per fare chiarezza è opportuno ripercorrere alcune tappe, a partire dall’insediamento della precedente Amministrazione.
Con autorizzazione prot. n. 3620 del 26.06.2014, veniva autorizzato lo scarico.
Nel corso dell’anno 2014, sono stati svolti i seguenti interventi di manutenzione:
1) Installazione timer per pompe di ricircolo fanghi- timer per soffiatore- installazione di n. 2 galleggianti elettrici- installazione
2) Determina n. 266 del 10.11.2014- impegno spesa per prelievo, analisi, trasporto e smaltimento fanghi e reflui del depuratore comunale e vasche imoff- vaglio di grigliatura.
3) Adeguamento impianto elettrico e riavvolgimento n. 2 motori (determina n. 275 del 17.11.2014).
Con relazione tecnica del 29.12.2014, con relative certificazioni ed analisi chimiche, il laboratorio IN CHEM srl ripercorreva le attività eseguite sul depuratore comunale con gli interventi manutentivi e relazionava sul conferimento periodico di rifiuti. Come si evince dalla relazione, l’impianto è in funzionamento ordinario e le fasi di ossidazione biologica e sedimentazione sono operative. Il by pass è in funzionamento ordinario ed i fanghi provenienti dal processo di depurazione sono stati conferiti ad impianti autorizzati.
Il registro di carico e scarico era stato nuovamente vidimato e sono stati allegati rapporti analitici e formulari.
Il tecnico incaricato conclude, pertanto, “la gestione del depuratore comunale da parte della nuova amministrazione comunale risulta adeguata alle normative vigenti in materia”.
Il Sindaco Dott. Stefano Lombardi
Mi riapproprio, a freddo, di una citazione dialettale che amavo proferire in campagna elettorale :
“ Chiacchiere e tabbacchere 'e ligno, 'o bbanco 'e Napule nun s'impegna. “
Andiamo avanti raccogliendo la fiducia dei Cittadini Pianesi che continuano a credere nel nostro operato, nonostante le mille difficoltà connesse alla vita amministrativa.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Renzo ,la capitana desse le dimissioni che fa chiù bella figura..prima lancia il sasso e poi nasconde la mano. Ha semp sputtanato o sinnac mo Bell e buon persino i cuoricini su fb pe fa verè a Gent..e a gent a fa fess accussì.. ma facitem o piacer

Anonimo ha detto...

Renzo dato che chiedono a tutti chi ti scrive gli articoli facci sapere chi ha scritto questo comunicato parziale al Sindaco.

Anonimo ha detto...

Dott.Renzo, sarebbe ora di finirla con questa telenovela.....è diventata acida.Chi ha sbagliato pagherà....i cittadini che ritengono di essere lesi si rivoleranno agli organi competenti....altri pagheranno perché le cifre sono irrisorie e non vogliono perdere tempo e soldi con avvocati, fiscalisti etc.
Adesso è Natale, auguri a tutti i cittadini,sindaco,consiglieri,ex assessori(?) Con la speranza che le prossime richieste di pagamento non arrivino tra cinque anni.
Chi semina vento raccoglie tempesta e perde sempre la partita. Buona serata a tutti