PIANA DI MONTE VERNA,UNA OSSERVAZIONE SUL MODO DI FARE E D’INTERPETRARE IL CONSIGLIO COMUNALE.

Il consiglio comunale (o municipale, cittadino
ecc.) è il principale organo collegiale
dell'ente territoriale
locale di base . Secondo il D.Lgs.
267/2000, Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, il consiglio comunale
è l'assemblea pubblica rappresentativa di ogni Comune posto in una regione a statuto
ordinario, ente locale previsto dall'art. 114 della Costituzione
della Repubblica Italiana.
Secondo la legge costituzionale n° 2 del 1993, tale normativa si applica nelle
regioni a statuto speciale solo nella misura in cui esse lo desiderino. Il
Consiglio comunale è composto dal Sindaco e da un numero
variabile di consiglieri,
in funzione del numero di abitanti del Comune. La durata del mandato è di 5 anni.
Le modalità di elezione differiscono secondo la grandezza del Comune. Nei
Comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti è eletto sindaco il
candidato alla carica che ottiene il maggior numero di voti, e alla sua lista
sono assegnati i 2/3 dei seggi. I seggi attribuiti alle liste battute sono
assegnati proporzionalmente con il metodo D'Hondt o della media più alta.Nei
Comuni più grandi è previsto il ballottaggio tra i due candidati più votati
qualora nessun candidato abbia raggiunto al primo turno la maggioranza assoluta
dei voti validi. È ammesso un ulteriore collegamento tra liste e candidati tra
il primo e il secondo turno, il cosiddetto apparentamento. Alla lista o al
gruppo di liste collegate al candidato sindaco eletto sono attribuiti almeno il
60% dei seggi assegnati al Comune (salvo rare eccezioni). Ai gruppi di liste
collegati a candidati perdenti è attribuito il residuo 40% dei seggi, purché
detti gruppi abbiano superato uno sbarramento del 3%. Per le elezioni comunali
è ammessa la possibilità del voto disgiunto nei comuni con più di 15.000
abitanti. Il Consiglio comunale è l'organo di indirizzo e di controllo
politico-amministrativo del comune.Le materie di competenza del Consiglio sono
definite dalla legge. Tra le principali ci sono lo statuto dell'ente, il bilancio,
il conto consuntivo, il piano urbanistico comunale, il piano delle opere
pubbliche e le convenzioni tra gli enti locali.Al Consiglio comunale il Sindaco
sentita la Giunta presenta il "Documento programmatico di
legislatura" che ha sostituito il ben più generico documento contenente
gli indirizzi generali di governo. L'art. 46 comma 3 che ha modificato l'art. 16, L. 81/1993. In questa
fase il Consiglio prende atto del programma che intende realizzare il Sindaco.
Con l'introduzione di questa norma contenuta nel testo unico D.Lgs. 267/2000,
il legislatore non chiama più il Consiglio ad approvare il programma sindacale.I
consigli dei comuni con più di 15.000 abitanti sono presieduti da un presidente
eletto tra i consiglieri alla prima seduta. Nei comuni con meno di 15.000
abitanti il consiglio comunale è presieduto dal Sindaco.Le sedute possono
essere ordinarie, cioè quelle nelle quali sono iscritte le proposte di
deliberazioni relative all'approvazione delle linee programmatiche di governo,
del bilancio di previsione
annuale e pluriennale e del rendiconto di gestione. Sono straordinarie
le altre. Possono essere pubbliche oppure segrete (cioè senza
pubblico) quando gli argomenti trattati possono ledere la riservatezza delle
persone. Il voto dei consiglieri comunali di regola è palese. È segreto nel
caso in cui coinvolga persone. Questa è in linea di massima la concezione
giuridica odierna del Consiglio Comunale in Italia. L’altra sera abbiamo avuto l’onore di assistere ad una seduta del nostro Consiglio Comunale .Tale circostanza ci ha fatto notare
una cosa che è alla base del vivere
democratico a tutti i livelli. Il Consiglio Comunale deve o meglio dovrebbe essere
il luogo della massima espressione in una democrazia per una collettività. In
effetti, al Consiglio Comunale ,tranne gli
interventi del prof. Castellano,del sig. Lombardi e del dott. De Marco,tutti
gli altri Consiglieri non sono affatto intervenuti in merito ai diversi punti
all’ordine giorno che il Sindaco proponeva di volta in volta al Consiglio. Tutto
ciò è abbastanza strano e fuori della normale dialettica democratica,in quanto dobbiamo
pensare che i singoli Consiglieri intervengono solo e solamente nel momento
della votazione.Noi di Rinascita Pianese ci chiediamo del perché accade tutto ciò ed una spiegazione plausibile
ci deve pur essere e pensiamo senz’altro che anche voi amici siete dello stesso
parere o no?.
4 commenti:
Bravo Lorenzo, ottima osservazione, ma "qualcuno" potrebbe non capire la finalità di questa esternazione,che in effetti non si capisce,... spiegati meglio.
Perchè girare il coltello nella piaga? E' chiaro, gli altri consiglieri, se così li possiamo chiamare, sono presenti solo fare maggioranza e per alzare la mano.
Bravo anonimo delle 21.42,sono lì solo per votare.Per il resto, non ne capiscono niente!!
Poveri ragazzi, sono finiti nel tritacarne senza nemmeno accorgersene.
Sembrano manichini a comando al momento del voto.
Peccato per loro.
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