Dopo 130 anni le vecchie lampadine vanno in pensione, entro il primo settembre tutte quelle ancora in commercio devono essere ritirate.
La vecchia lampadina va in pensione. Dopo 130 anni,
dal primo settembre, scatta il divieto di vendita delle ultime in circolazione,
quelle di potenza comprese tra i 25 e i 40 watt.
Le altre erano state gradualmente eliminate dal 2009, in base alla normativa europea sull'Ecodesign o direttiva Eup (Energy Using Products) 2005/32/EC. Dal primo settembre 2016 il divieto sarà esteso alle lampade alogene a bassa efficienza.
Finalizzato al risparmio energetico e alla lotta contro i cambiamenti climatici, spiega la Commissione Ue, il divieto è scattato nel 2009 con le lampadine di potenza superiore ai 100 watt, per poi essere esteso a quelle meno potenti fino, appunto, al prossimo primo settembre, quando spariranno le ultime in circolazione.
Entro il 2020 - secondo La Commissione Ue - queste misure dovrebbero portare a un risparmio energetico pari al consumo di 11 milioni di famiglie all'anno, e a una riduzione delle emissioni di anidride carbonica di 15 milioni di tonnellate all'anno. Introdotte, grazie all'invenzione di Edison, per la prima volta 130 anni fa, le lampadine tradizionali, ad incandescenza trasformano in luce soltanto il 5-10% circa dell'energia che consumano, mentre il resto va a produrre calore. Il loro consumo è molto più alto di quello di prodotti più recenti, come le lampadine fluorescenti compatte e le alogene a basso consumo di energia, o di tecnologie emergenti, come i diodi a emissione luminosa (LED).
Le lampadine fluorescenti, attualmente il sistema di illuminazione più efficiente disponibile sul mercato europeo, usano il 65-80% di energia in meno rispetto a quelle ad incandescenza, segnala la Commissione Ue, ricordando che le lampadine fluorescenti costano di più al momento dell'acquisto, ma risultano più economiche nel tempo perché consumano meno e durano più a lungo. Secondo le stime dell'UE, ogni famiglia può risparmiare almeno 50 euro all'anno sulla bolletta passando a questo tipo di illuminazione.
Le altre erano state gradualmente eliminate dal 2009, in base alla normativa europea sull'Ecodesign o direttiva Eup (Energy Using Products) 2005/32/EC. Dal primo settembre 2016 il divieto sarà esteso alle lampade alogene a bassa efficienza.
Finalizzato al risparmio energetico e alla lotta contro i cambiamenti climatici, spiega la Commissione Ue, il divieto è scattato nel 2009 con le lampadine di potenza superiore ai 100 watt, per poi essere esteso a quelle meno potenti fino, appunto, al prossimo primo settembre, quando spariranno le ultime in circolazione.
Entro il 2020 - secondo La Commissione Ue - queste misure dovrebbero portare a un risparmio energetico pari al consumo di 11 milioni di famiglie all'anno, e a una riduzione delle emissioni di anidride carbonica di 15 milioni di tonnellate all'anno. Introdotte, grazie all'invenzione di Edison, per la prima volta 130 anni fa, le lampadine tradizionali, ad incandescenza trasformano in luce soltanto il 5-10% circa dell'energia che consumano, mentre il resto va a produrre calore. Il loro consumo è molto più alto di quello di prodotti più recenti, come le lampadine fluorescenti compatte e le alogene a basso consumo di energia, o di tecnologie emergenti, come i diodi a emissione luminosa (LED).
Le lampadine fluorescenti, attualmente il sistema di illuminazione più efficiente disponibile sul mercato europeo, usano il 65-80% di energia in meno rispetto a quelle ad incandescenza, segnala la Commissione Ue, ricordando che le lampadine fluorescenti costano di più al momento dell'acquisto, ma risultano più economiche nel tempo perché consumano meno e durano più a lungo. Secondo le stime dell'UE, ogni famiglia può risparmiare almeno 50 euro all'anno sulla bolletta passando a questo tipo di illuminazione.
1 commento:
prova per renzo
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