Il Soprintendente ABAP per le province di Caserta e Benevento, architetto. Gennaro Leva, e il funzionario archeologo dottor Andrea Martelli hanno presentato,.....
durante la conferenza stampa che ha avuto luogo il
giorno 24 aprile 2024, l’eccezionale rinvenimento di una necropoli preromana ad
Amorosi (BN) nella Valle Telesina, caratterizzata da ricchi corredi funebri. Gli
scavi, realizzati in base alla normativa sull’archeologia preventiva, erano
finalizzati alla costruzione di una centrale elettrica da parte di “Terna Rete
Italia Spa” e hanno portato alla scoperta di una estesa area archeologica,
posta nelle vicinanze del fiume Volturno. Seppure lo scavo del sito ha messo in luce vari livelli di
frequentazione, dall’epoca preistorica fino all’età tardo antica, le evidenze
archeologiche meglio conservate riguardano la grande area funeraria, attestata
fra le fasi finali dell’età del Ferro e l’avanzato periodo orientalizzante
(terzo quarto del VIII – seconda metà/fine del VII sec. a.C.), cioè circa 2800
anni addietro. Sono state scavate complessivamente 88 sepolture su una
superficie di circa 13.000 metri quadri. I contesti erano riferibili alla così
detta ‘Cultura delle tombe a fossa’ che caratterizza la Campania interna prima
dell’emergere dei Sanniti. I corredi funerari presentavano differenze di
genere: nelle tombe maschili erano presenti armi, mentre in quelle femminili
ricche parure composte da oggetti di ornamento in bronzo come fibule,
bracciali, pendagli, elementi in ambra e osso lavorato. Nei corredi ricorrevano
anche grandi quantità di vasi di forme differenti, spesso impilati gli uni
sugli altri, deposti generalmente ai piedi del defunto in uno spazio riservato. Alcune sepolture si distinguevano per
caratteri di eccezionalità con la presenza di oggetti di particolare prestigio,
come un grande cinturone in bronzo riccamente decorato o vasi in bronzo
laminato che richiamano le sepolture di rango principesco attestate in Campania
in epoca orientalizzante. L’elemento di maggiore monumentalità è costituito
però da due grandi sepolture a tumulo caratterizzate dalla presenza di
imponenti circoli dal diametro di circa 15 metri, che erano certamente
pertinenti ad esponenti dell’élite della società dell’epoca. Già in fase di
scavo, in collaborazione con Terna Spa e il Comune di Amorosi, la
Soprintendenza di Caserta ha avviato, un vasto progetto di ricerca con il
concorso di vari professionisti che hanno svolto attività di microscavo delle
terre interne ai contenitori recuperati e di restauro preliminare dei
materiali, di analisi antropologiche dei resti ossei e di analisi
archeobotaniche dei terreni in un magazzino-laboratorio appositamente allestito
in locali messi a disposizione dal Comune di Amorosi. La Soprintendenza di
Caserta è impegnata, con il sostegno di Terna Spa e la collaborazione dei
Comuni di Amorosi e Puglianello, nell’organizzazione di eventi di comunicazione
ed esposizione preliminare dei risultati degli scavi e nella direzione
dell’ampio progetto finalizzato allo studio, al restauro e alla valorizzazione
del grande patrimonio archeologico rinvenuto. Si ringrazia la Società Terna
Rete Italia Spa, il Comune di Amorosi, gli archeologi e i collaboratori della
Società SAP Società Archeologica Srl, il personale dell’Ufficio Archeologico di
San Salvatore Telesino.
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