SCARPATA DI VIA LAURELLI, SPESI 26.000 ED ERRORI INCONCEPIBILI...SHOW DI MONGILLO.

 

Non finiscono e anzi aumentano gli ORRORI della BUONA IDEA  e........
con esso le feroci critiche della minoranza, dei cittadini e di ex politici. Guardando al passato mai una situazione del genere si era verificata.
E ora anzichè poter presentare il progetto ambientale per cose serie lo hanno dovuto presentare per riparare al disastro dei pini e così la scarpata costerà 26.000 euro totali...
Sbandierano ai 4 venti che si tratta un progetto di ingegneria ma questp è stato redatto da geometra e questo già ci fa ridere
La determina probabilmente è stata copiata da altro comune tanto che il nome del rup è del comune di Faicchio ...
Vi lasciamo alle feroci e giuste critiche di Andrea Mongillo che riceviamo e pubblichiamo
"CONCITTADINI MA CHE COMBINANO QUESTI SIGNORI?
Per comprendere bene la questione bisogna fare un passo indietro...
Improvvisamente i nostri Signori amministratori decisero di tagliare i pini a Via Laurelli spendendo addirittura 11.500 euro. Immediatamente ci fu la nostra reazione e quella fortissima dei cittadini e vi possiamo dire che non vi era alcuna urgenza e pericolo per i pini. Infatti i fantastici amministratori non ci hanno mai fornito la relazione dell'esperto attestante l'imminente pericolosità e non hanno avuto il coraggio di mettere nero su bianco che non l'avevano fatta.
Semplicemente un funzionario dell'ufficio Tecnico Comunale (un architetto) ci rispose in forma scritta che i pini costituivano un pericolo.
Ancora oggi non abbiamo notizie di una perizia agronomica od attestati a supporto dell'affermazione.
Per cercare di riparare hanno partecipato ad un bando provinciale poco prima delle elezioni provinciali per la tutela dell'ambiente e fortunatamente abbiamo ottenuto 15.000 Euro per lavori su quella scarpata in Via Laurelli. Quindi il loro disastro nel taglio costa ulteriori soldi pubblici per 15.000 Euro, per un totale di 26.500 Euro; spesi sulla scarpata in Via Laurelli (che fenomeni!!!)
Un progetto che il Sindaco sventola ai 4 venti di ingegneria naturalistica.
UN PROGETTO DI INGEGNERIA NATURALISTICA VIENE REDATTO DA UN INGEGNERE, NEL NOSTRO CASO DA UN GEOMETRA (E GIA' QUESTO FA SORGERE QUALCHE RAGIONEVOLE DUBBIO). Un progetto di ingegneria redatto da un geometra e questa è l'ennesima dimostrazione che con le parole sono bravi. Ma ora con la determina 294/2021 c'è uno show del tecnico comunale Mastroianni.
Nella determina a pagina 4 scrive "dato atto che l'istruttoria è stata effettuata dal R.U.P. Geometra Giuseppe Lavorgna"
GIUSEPPE LAVORGNA? E CHI E'???? IL RUP PUÒ ESSERE SOLO UN DIPENDENTE DEL COMUNE.
Stranissimo che questo sfugga...
ALLORA QUESTI SIGNORI CHE FANNO? SEMBRA CHE IL COPIA E INCOLLA DELLE DETERMINE DI ALTRI COMUNI DA NOI SIA MOLTO USATO ... O SI FANNO PREPARARE DETERMINE DA ALTRI E SE SI', A CHE TITOLO? LI PAGHIAMO? CI SONO DETERMINE DI AFFIDAMENTO? O IL COMUNE HA UN NUOVO DIPENDENTE E NOI NON LO SAPPIAMO?
A PAG. 7 POI SCRIVE: CONFERMA CHE IL RUP E' IL GEOMETRA GIOVANNI MASTROIANNI.
Non so cosa pensare, ma è mai possibile amministrare un paese in questo modo?
A me paiono modi indecenti.
Un'ultima chiosa questi soldi potevano essere usati per
tutela delle risorse idriche
bonifica dei siti inquinati;
gestione dei rifiuti;
difesa e assetto del territorio;
conservazione e valorizzazione delle aree naturali protette e tutela della biodiversità;
efficientamento e/o risparmio energetico;interventi per lo sviluppo sostenibile
E INVECE LI ABBIAMO USATI PER CURARE IL DISASTRO DELLA SCARPATA
26.500 EURO SPESI PER LA SCARPATA DI VIA LAURELLI (CHE VERGOGNA!!!)"

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Una palizzata costituisce opera di ingegneria naturisti a in quanto utilizza materiali vivi quali legno e pietrame mediamente utilizzata per il mantenimento del terreno e quindi per il mitigamento idrogeologico delle scarpata. Non costituendo opera strutturale, come indicato dal decreto 231/01 è confermato da un'orientamento della giurisprudenza ormai consolidato, può essere progetto da un geometra in quanto, per definizione di opera di ingegneria naturistica, non prevede opere in calcestruzzo così come non costituisce opera strutturale. Quanto sopra potrebbe bastare per zittire polemiche sterili e populistiche che non portano a nulla. Per quanto concerne la situazione del taglio del pino occorre chiarire che se l'albero non è oggetto di vincolo basta un provvedimento, a firma del responsabile dell'ufficio tecnico, ove si stabilisce la pericolosità dello stesso per attivare le procedure di individuazione della ditta specializzata incaricata al taglio. Se così non fosse, un qualsiasi cittadino, anziché starnazzare ai quattro venti deve raccogliere gli atti e fare notizia di reato in procura oltre che agli uffici di competenza. Il potere logora... Chi non ce l'ha.

Anonimo ha detto...

Ma dov'è questa scarpata. Quant'è profonda. È pericolosa. Bah chiamare scarpata un metro di terra è da professionisti del settore

Anonimo ha detto...

Mongillo al Quirinale