Non si può dire che a Mario Draghi manchi stile.A tre mesi dal giuramento della sua squadra di governo, emerge una notizia di discreta rilevanza politica e istituzionale che getta un'ulteriore luce sul riservato premier. Stando infatti ai dati pubblicati sul sito della presidenza del Consiglio, pare proprio che il 5 maggio 2021 il presidente del Consiglio abbia formalmente deciso di
A tre mesi dal giuramento della sua squadra di governo, emerge una notizia di discreta rilevanza politica e istituzionale che getta un'ulteriore luce sul riservato premier. Stando infatti ai dati pubblicati sul sito della presidenza del Consiglio, pare proprio che il 5 maggio 2021 il presidente del Consiglio abbia formalmente deciso di rinunciare al suo stipendio di premier e di ricoprire il suo incarico a titolo gratuito.Un grande gesto nemmeno tanto pubblicizzato se non fosse che i politici devono pubblicare per legge questi dati non l'avrebbe nemmeno detto.
Questo gesto si scontra con la realtà di piccoli e grandi comuni dove invece gli esponenti politici intascano l'indennità, dove i giovani si lanciano in politica come surrogato di un lavoro.
Mentre Draghi non pubblicizza la rinuncia alcuni politici di amministrazioni di enti locali non solo intascano l'indennità ma non pubblicano i relativi dati sulla sezione dedicata del sito come da legge ed espongono l'ente a sanzioni dell'ANAC.
Una bella lezione da parte del Presidente Draghi che sia di esempio soprattutto alle nuove generazioni, perchè le vecchie almeno a livello locale hanno sempre rinunciato ai loro compensi.
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