QUESTIONE SCUOLA, INTERVIENE MONGILLO E IL GRUPPO INSIEME PER PIANA.

 



Una tematica così importante come quella del contemperamento dell'interesse alla salute e.....

quello all'istruzione non può essere gestito come è stato fatto fino ad ora. I genitori devono per forza di cose essere partecipi di questa scelta e dovevano essere partecipi già prima della scelta nella piena trasparenza di tutti i dati scientifici.

La scuola è istruzione, formazione ed informazione, coesione sociale, costruttrice di una cittadinanza attiva e consapevole, sviluppo di senso civico, dunque frequentarla aiuta la crescita culturale, morale ed anche economica della nostra comunità. "
Noi di INSIEME PER PIANA non vogliamo contestare il merito della scelta perchè siamo abituati a fare una politica costruttiva e non populista. Potremmo tranquillamente limitarci a chiedere la chiusura ma per fare cosa? Per avere qualche applauso o qualche like su facebook? Questo è il modo di agire di altri e non il nostro.
Una riflessione seria però va fatta...E' GIUSTO INDAGARE SU QUALI DATI SI FONDANO LE SCELTE FATTE
Quando abbiamo compreso che il tracciamento era saltato e che i livelli di governo più alti non riuscivano a garantire misure adeguate noi abbiamo proposto il tracciamento comunale e la costituzione di un ufficio composto da medici di base ed esperti in ambito epidemiologico che potesse fare indagini serie e mirate sul territorio comunale in modo da affiancare il C.O.C e in modo anche da utilizzarli come dati di istruttoria per le ordinanza sindacali.
Siamo stati ignorati...
Amici un uffico del genere con numeri seri e indagini scientifiche avrebbe consentito alla scienza di operare. Una decisione assunta su dati seri con la produzione di un documento comunale sullo stato locale della pandemia da parte di una commissione scientifica locale, avrebbe dato maggiore fiducia alle famiglie nel far frequentare ai ragazzi a scuola. 

La politica è questa...

E' capire in anticipo come evolve la situazione e la situazione stava evolvendo con ruolo primario degli enti locali nelle scelte epidemiche e se non vi sono esperti l'amministrazione ha il compito di creare una struttura di gestione ad hoc.

Una scelta del genere dovrebbe avere essere fondata su dati oggettivi e scientifici. Una gestione seria a livello locale contemplava un piccolo cts comunale in grado di fornire:

INDAGINE EPIDEMIOLOGICA TERRITORIALE

INDAGINE INCIDENZA RISCHIO TERRITORIALE DELLA RIAPERTURA DELLA SCUOLA

Avevamo proposto convenzioni per tamponi con laboratori privati. questo avrebbe consentito anche di sottoporre periodicamente gli alunni.
Siamo stati ignorati...

Come si spiega la chiusura delle scuole la scorsa settimana? Cosa è cambiato in 3 giorni?Niente di niente  a meno che  e SPERIAMO DI NO il dato di riferimento non sia il numero assoluto di positivi. E' noto a tutti  che quel dato non ha alcuna valenza scientifica.Scusate ma che senso ha avuto quella chiusura di qualche giorno e poi la riapertura? Nessuno e ha solo contribuito a far comprendere che le decisioni vengono prese senza un supporto istruttorio adeguato, non secondo la scienza... secondo gli umori politici. La politica in questi casi si deve affidare alla scienza.

La verità è che oggi sotto accusa non è tanto la decisione ma come si prendono e chi le prende.
È compito delle istituzioni far sentire i genitori sicuri nella frequenza scolastica dei loro figli. Diversamente è  ovvio che in un clima di incertezze le famiglie scelgono la soluzione più efficace al fine di tutelare il bene più porzioso: la salute.

Ma questa è una sconfitta per tutta la società.  

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