DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO DA CONTAMINAZIONE – LA PRIGIONE DELLA MENTE .

 

Negli ultimi tempi, in seguito alla pandemia da Covid-19, le persone,.....

nel timore di essere infettate, mettono in atto comportamenti ed azioni, che portano all’instaurarsi di vere e proprie patologie.

Una patologia che negli ultimi tempi sta dilagando sempre più, è il disturbo ossessivo compulsivo da contaminazione in cui la persona sviluppa una serie di rituali finalizzati a gestire o evitare situazioni, stimoli,  eventi quali possono essere portatori di malattie, germi e infezioni e in questo caso, la persona sviluppa una serie di rituali finalizzati a gestire situazioni, stimoli ed eventi inerenti la pandemia da Covid-19.

Il Disturbo Ossessivo – Compulsivo è fra le varie patologie della mente e del comportamento, una delle più gravi ed invalidanti. Rappresenta per la mente una prigione ed è resistente al cambiamento terapeutico (farmacologico e psicoterapeutico). Il disturbo è resistente al cambiamento perché si ha la tendenza a  volerlo affrontare utilizzando una logica ordinaria e  processi razionali.

 

Quali sono le tentate soluzioni disfunzionali presenti in questo disturbo?

-   Evitamento,  la persona evita tutto ciò che la spaventa. Mettendo in atto questa tentata soluzione disfunzionale,  la paura si allevia momentaneamente, confermando di conseguenza  alla mente che la situazione è pericolosa e va evitata.  Ripetendo questo copione, il disturbo si incrementa strutturandosi in fobia;

- Richiesta di aiuto e rassicurazione, la persona chiede aiuto e rassicurazioni alle persone a lei più vicine. Questa tentata soluzione disfunzionale  in un primo momento fa sentire la persona protetta ma, con il passare del tempo, conferma la sua incapacità portando ad un peggioramento del problema;

- Messa in atto di una sequenza ritualizzata di azioni, la persona ripete compulsivamente una sequenza di azioni, come ad esempio nel caso della paura da contaminazione, vengono messi in atto dei rituali fissi di lavaggio e disinfezione.

 

Esiste una forma di prevenzione?

E’ molto importante porre attenzione a quei comportamenti o atteggiamenti che si strutturano come inevitabili.

 

Cosa ci fa capire che si sta strutturando una compulsione?

Le prime condizioni di una compulsione sono rappresentate dall’inevitabilità e dall’irrefrenabilità del comportamento ed infine, vi è la ritualità dell’azione.

 

Su cosa si focalizza l’intervento terapeutico?

L’intervento terapeutico deve focalizzarsi sull’utilizzo di strategie in grado di far cambiare, alla persona, le tentate soluzioni disfunzionali. La persona deve sperimentare concretamente il cambiamento terapeutico.

Quando vi è l’insorgenza del disturbo ossessivo compulsivo,  è  importante chiedere aiuto specialistico.

          “La paura è l’incertezza in cerca di sicurezza” J. Krishnamurti        

     Dott.ssa Orsola Farina

 



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