MONGILLO SULLA BONIFICA E RINATURALIZZAZIONE DEL FIUME VOLTURNO UNA PRIORITA’ ED UNA GRANDE OPPORTUNITA’ PER TUTTO IL SUO BACINO IDROGRAFICO.

Il fiume Volturno con i suoi 175 Km. di lunghezza rappresenta .......

il fiume più lungo ed importante dell’Italia Meridionale; il corso d’acqua attraversa due Regioni, il Molise e la Campania, per poi sfociare nel Mar Tirreno a Castelvolturno in provincia di Caserta. Il Volturno durante il suo percorso attraversa zone a naturalità elevata, che caratterizzano il primo tratto con la presenza di boschi e foreste  e con consistente vegetazione riparia arborea, per poi, nel medio e basso tratto attraversare suoli ad uso agricolo sempre più intensivo ed aree a forte antropizzazione . Un recente studio della Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” – Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali, Biologiche e Farmaceutiche ha evidenziato che il fiume Volturno durante il suo tragitto si arricchisce di sostanze inquinanti organiche ed inorganiche. In particolare la contaminazione da sostanze inquinanti è determinata  dalla confluenza del Fiume Calore Irpino ed è aggravata dall’attraversamento di centri urbani,  dalla industrializzazione, dall’abusivismo edilizio e dalla gestione non corretta dei rifiuti. In particolare le analisi dei sedimenti fluviali hanno dimostrato la presenza di sostanze inquinanti come i fosfati ed i nitriti, la presenza di metalli pesanti derivanti da inquinamento naturale ed inquinamento industriale. Per quanto riguarda i metalli pesanti bisogna ricordare che il fiume Volturno attraversa terreni di origine vulcanica e quindi dalla erosione di questi ultimi il corso d’acqua si arricchisce di Alluminio, Ferro, Potassio, Sodio, Arsenico, Cadmio, Tungsteno ed          Uranio invece l’inquinamento industriale arricchisce le acque del Fiume Volturno di Piombo, Zinco, Rame, Argento, Oro e Mercurio, di idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e bifenili policlorurati (PCB) ; tutte queste sostanze hanno un grado di tossicità elevatissimo essendo elementi cancerogeni, in particolar modo gli idrocarburi hanno la capacità di mutare la composizione del DNA degli organismi viventi, causando cancro e malattie degenerative. Per ultimare il quadro analitico dello stato delle acque del Volturno, la ricerca dell’Università ha evidenziato la presenza rilevante  nelle acque del Volturno di fitofarmaci e farmaci (Carbamazepina e Diclofenac) anche questi a forte potere mutageno del genoma. Il quadro  che  emerge dallo studio  non è per nulla confortante, la ricerca conferma che i crostacei ed i pesci presenti nel fiume Volturno hanno subito notevoli danni dall’inquinamento che vanno dal danneggiamento dell’esoscheletro dei crostacei ad alterazioni del ciclo riproduttivo di tutti gli organismi viventi che popolano il bacino fluviale, inoltre alla foce la presenza di biodiversità è scarsa. Con questo quadro generale, secondo la mia opinione  è fondamentale che i Comuni facenti parte del bacino idrografico del Volturno rendano funzionanti al 100% i depuratori comunali, che le  industrie depurino i reflui, che venga combattuto con maggior incisività il fenomeno degli sversamenti abusivi, che gli argini del Volturno vengano rinaturalizzati con l’impianto di vegetazione che ha il duplice scopo di assorbire inquinanti e tutelare le sponde dalla eccessiva erosione oltre che rappresentare una buona fonte di nutrimento per la fauna acquatica, accelerare la conversione da agricoltura convenzionale ad agricoltura biologica e biodinamica. Infine un notevole influsso positivo è dato da una corretta gestione dei rifiuti solidi urbani con la creazione di oasi ecologiche comunali che sicuramente contribuiscono a diminuire lo sversamento di rifiuti nel fiume. A completamento di tutto ciò va fatta una massiccia campagna di informazione e formazione sulle potenzialità  che il bacino fluviale esprime e sull’importanza di adottare comportamenti virtuosi dei singoli cittadini,  mirati a non deturpare l’ambiente ed a contribuire a risanarlo. Infine, riflettiamo sul fatto che gli esseri umani sono composti dal 70% di acqua ed inquinandola, contaminiamo noi stessi, ed auspico che le risorse del nascente CONTRATTO DI FIUME VOLTURNO, al quale il Comune di Piana di Monte Verna ha aderito,  vengano utilizzate prioritariamente per la bonifica del bacino fluviale.

Piana di Monte Verna, 29.11.2020

Andrea Mongillo

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