Smantellata una rete di contraffazione di scarpe Hogan (e non solo): al termine di un’articolata attività, con perquisizioni nel nord-barese e nelle province di Napoli e Caserta, i Finanzieri di Trani hanno sequestrato un intero opificio nel casertano, con un’avviata catena industriale costituita da 26 macchinari, adibita, tra l’altro, alla produzione di calzature con falso marchio “Hogan”.
Partendo da notizie acquisite nell’ambito di un’azione d’intelligence e di
controllo economico del territorio, i militari sono riusciti a ricostruire
l’intera filiera commerciale di articoli contraffatti, sino a risalire allo
stabilimento, un capannone di 600 metri quadrati circa, sito nel Comune di
Trentola Ducenta (CE), dove era in fase di produzione un lotto di 3.500 paia di
scarpe.
Sono stati sequestrati complessivamente 11.500 pezzi, costituiti da calzature, capi di abbigliamento ed accessori vari. Le attività criminali non si limitavano alla sola fabbricazione di scarpe e articoli da vestiario contraffatti, ma si estendevano anche alla falsificazione di valori bollati ed altro. Infatti sono state rinvenute marche da bollo clonate – per circa 200mila euro – e contrassegni assicurativi, anch’essi falsi, pronti per essere immessi sul mercato. Sono stati individuati 7 responsabili, di nazionalità italiana, già denunciati alla Procura della Repubblica di Trani per varie ipotesi di reato.
Un’altra notizia di oggi riguarda l’ennesima operazione della Guardia di Finanza a tutela del Made in Italy e anti contraffazione: nella provincia di Rieti, i militari di Poggio Mirteto hanno sequestrato una serie di prodotti con falso marchio CE. Si tratta di 29 mila articoli commerciali, per un valore stimato in circa 40mila euro: prodotti per telefonia mobile, caricabatteria, calcolatrici, giocattoli e materiale di cancelleria privi degli standard di qualità e sicurezza dei prodotti. Tutta la merce, proveniente dalla Cina, è stata posta sotto sequestro e il legale rappresentante della ditta, un ventenne di origine cinese, è stato denunciato alla locale Autorità Giudiziaria per vendita di prodotti con segni mendaci e frode nell’esercizio del commercio.
I prodotti privi di marcatura “CE” o con marcatura “CE”
alterata non offrono alcuna garanzia di sicurezza; spesso il consumatore è
tratto in inganno dalla simbologia utilizzata da alcuni importatori che,
impropriamente, utilizzano falsi marchi “CE”. Per
verificare la marcatura CE è sufficiente girare la confezione e controllare se
unendo virtualmente le lettere si formi un “8”. Caratteristica
fondamentale del marchio ai fini della conformità agli standard di sicurezza
stabiliti dall’Unione Europea è che lo stesso sia stampato in modo chiaro e
leggibile e, soprattutto, che sia indelebile. E’ vietato apporre sui giocattoli
marchi o iscrizioni che possano essere confusi con il marchio CE.
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