Sisma del 29 dicembre 2013, a rischio soprattutto le scuole dell’epicentro.



Non solo sfollati dopo il terremoto della scorsa settimana: i controlli di questi giorni hanno evidenziato problemi anche negli istituti scolastici . L’Italia sembra sempre più un gigante dai piedi di argilla.




La scossa di terremoto di magnitudo 4.9 che il 29 maggio ha fatto tremare le province di Caserta, Benevento, Isernia e Campobasso, infatti, pur non avendo provocato danni, sta causando più di qualche disagio. Oltre alle 20 famiglie sfollate in cinque comuni dell'Alto Casertano colpiti dalla scossa (Castello del Matese, Gioia Sannitica, Piedimonte Matese, San Gregorio Matese e San Potito Sannitico), c’è grande preoccupazione per le strutture scolastiche. Ieri è stata chiusa una scuola in provincia di Caserta danneggiata dal sisma. La decisione è stata presa dopo un sopralluogo fatto negli istituti superiori dei comuni di Pidemonte Matese e Alife, dal Presidente della Provincia di Caserta, l’onorevole Domenico Zinzi. Insieme all’esponente dell’Unione di Centro erano presenti anche l'assessore provinciale all'Istruzione, Franca Cincotti, l'assessore provinciale all'Ambiente e alla Protezione Civile, Paolo Bidello, la dirigente del Settore Pubblica Istruzione della Provincia, Mariarosaria Rossi, il dirigente del Settore Lavori Pubblici della Provincia, Paolo Madonna, il dirigente del Settore Ambiente e Protezione Civile, Gennaro Spasiano e, nel corso dei controlli effettuati ad Alife, il sindaco della città, Giuseppe Avecone. Le verifiche hanno riguardato due scuole: l'Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “Manfredi Bosco” di Alife e l'Istituto Tecnico Agrario statale “Angelo Scorciarini Coppola” di Piedimonte Matese.Se nella prima struttura i controlli hanno evidenziato solo il distacco di elementi non portanti, nel secondo istituto, quello di Pidemonte Matese, sono state riscontrate carenze strutturali causate dall'evento sismico che hanno reso la sede non fruibile dagli studenti e dal personale docente e non.Al momento si valuta la possibilità di trasferire gli uffici dell'Agrario presso il vicino Istituto Industriale. Le attività didattiche, invece, saranno trasferite presso i locali della parrocchia, sita in località San Giuseppe a Piedimonte Matese.

Si è trattato - ha dichiarato il presidente Zinzi - di un sopralluogo doveroso dopo l'evento sismico che ha colpito, in special modo, l’area matesina. Il passo successivo ora sarà quello di individuare e applicare soluzioni utili a superare i disagi che possano incontrare studenti, personale docente e non, degli istituti scolastici interessati dai danni causati dal terremoto del 29 dicembre scorso. Siamo vicini alle famiglie che, nell’area matesina più che altrove, hanno avvertito l'evento sismico e che ancora oggi non fanno ritorno nelle proprie abitazioni”.




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