PONTELATONE,IL RACCONTO DEL FIGLIO DI PASQUALE ZACCHIA ALLA POLIZIA.

Sarebbe stata  una miccia difettosa a provocare il tragico scoppio in cui ha perso la vita il ristoratore.



E' stato il figlio della vittima a raccontare alla polizia gli ultimi istanti di vita del padre; il giovane, di 29 anni, ha riferito di essere uscito assieme al genitore nel piazzale esterno del ristorante mentre la madre e i camerieri erano intenti a ultimare i preparativi per il cenone serale. «Dovevamo provare i fuochi per la mezzanotte; piu' tardi il fuochista doveva portarcene altri - ha raccontato il giovane - poi ad un certo punto, mentre mio padre accendeva un mortaio mi sono allontanato per andare a prendere un giubbino in macchina a causa del freddo e ho sentito uno scoppio fortissimo, mi sono girato e l'ho visto a terra con la faccia in una pozza di sangue». Secondo quanto accertato sul posto dalla polizia di Santa Maria Capua Vetere, potrebbe essere stata una miccia difettosa a far esplodere velocemente la bomba che ha colpito in pieno volto Zacchia, che non ha avuto, sembra, neanche il tempo di allontanarsi. Il 'botto' gli ha fracassato il cranio. Sulla salma del ristoratore il pm di turno della procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha disposto l'esame autoptico che sara' effettuato all'istituto di medicina legale di Caserta.

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