Consorzio rifiuti(CUB),"Evaso il fisco per 103 milioni" 4 denunce a Napoli e Caserta della Gdf

L'inchiesta di Santa Maria Capua Vetere. Il Cub pagava i dipendenti ma non versava le ritenute agli enti previdenziali. Denunciate quattro persone per l'evasione da record.



L'evasione del fisco per una somma di circa 103 milioni di euro: è questo il risultato di un accertamento della Procura di Santa Maria Capua Vetere che ha scoperto la clamorosa evasione commessa dal Consorzio Unico di Bacino per la raccolta dei rifiuti delle province di Napoli e Caserta, il quale ha omesso il versamento all'Erario e agli Enti previdenziali ed assistenziali delle ritenute sugli stipendi dei propri dipendenti. In particolare, i finanzieri del nucleo tributario hanno accertato che il Cub, pur avendo provveduto regolarmente ad erogare i pagamenti ai propri dipendenti a tempo indeterminato ed ai vari collaboratori esterni, non le ha, nel tempo, versate nelle casse dello Stato, dell'Inpdap, dell'Inps e dell'Inail.Quattro le persone denunciate perché ritenute responsabili di questo mancato versamento dei contributi.Il Consorzio Unico di Bacino, che ha avuto una proroga gestionale nella raccolta dei rifiuti fino al 31 dicembre prossimo, è già in agonia da più di un anno perché si trova di fronte ad una situazione debitoria non indifferente per il mancato pagamento delle quote di adesione da parte dei comuni che vi fanno parte.Ad attirare l'attenzione della magistratura è stata infatti la nota interna dello scorso anno dalla quale emergeva il forte debito nei confronti dell'erario e degli Istituti previdenziali ed assistenziali. Le fiamme gialle hanno poi proseguito l'indagine per accertare se tale situazione fosse stata superata, cioè se il Consorzio avesse poi proceduto alla liquidazione dei debiti.Dagli accertamenti è poi emerso che la documentazione dell'ente è frammentaria e tenuta in maniera irregolare, ma nonostante questo l'entità delle somme dovute allo Stato ed ai vari Enti, si è potuta quantificare in oltre 103 milioni di euro. Ai dipendenti sono stati assicurati gli stipendi con grandi difficoltà e solo dopo clamorose proteste. In discussione c'è il passaggio delle competenze alle province, ma la nuova situazione normativa che prevede uno sconvolgimento degli attuali assetti gestionali ha  contribuito a rendere ancora più caotica la situazione che  -  secondo le fiamme gialle di Caserta  -  potrebbe presto portare a nuovi sviluppi giudiziari.

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