Allo scopo di aumentare il più possibile i quantitativi di rifiuti da avviare al riciclo (attualmente in provincia di Caserta la raccolta differenziata è al 35 per cento), la Provincia di Caserta si è fatta promotrice, attraverso la società provinciale Gisec che si occupa della gestione del ciclo integrato dei rifiuti, della realizzazione di un progetto sperimentale che prevede il recupero di plastica, alluminio e banda stagnata dall’indifferenziato.
L’idea nasce dall’osservazione
della composizione del rifiuto secco, che risulta sempre molto ricco di
materiale riciclabile. A tal fine, stamani si è dato vita al primo esperimento
concreto di questo progetto. Infatti, 10 tonnellate di frazione secca in uscita
dallo Stir sono state selezionate, a seguito di un accordo che non ha comportato
alcun onere a carico della Provincia, e conferite presso l’impianto
"SRI" di Gricignano d’Aversa. In quella sede, alla presenza
dell’assessore provinciale all’Ambiente, Maria Laura Mastellone, le 10
tonnellate sono state trattate in meno di 2 ore e si è ottenuta una produzione
di 700 kg
di imballaggi in plastica, acciaio e alluminio.Ha spiegato il presidente della
Provincia di Caserta, Domenico Zinzi "Si tratta di un esperimento di grande importanza, in
quanto i risultati potrebbero aiutare a ridurre sempre di più il materiale da
inviare alla discarica o al termovalorizzatore di Acerra, che oggi,
complessivamente, ammonta ad oltre 800 tonnellate al giorno. Questo progetto rientra
a pieno titolo nel programma, da sempre portato avanti dalla Provincia, di
favorire il recupero dei rifiuti, riducendo, fino ad azzerarlo, il ricorso alla
discarica".
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