
La politica è quel segmento di attività sociale in cui alcuni leader e i loro gruppi di sostegno competono per la conquista del potere, a sua volta fondato su diversi principi di legittimità.
La competizione riguarda le scelte
che interessano una società politica, cioè lo Stato. La conquista del potere
serve a trasformare le scelte in decisioni. Poiché per ogni problema esistono
soluzioni diverse, motivate da ideologie diverse e in grado di muovere
interessi diversi, la politica non potrà né sparire né ridursi a tecnocrazia
con soluzioni univoche. Ma proprio perché ci saranno sempre soluzioni
alternative, il potere sarà sempre un potere di scelta e quindi dipenderà dal
grado di libertà riconosciuto nei diversi sistemi istituzionali.Potere e libertà è dedicato ai
giovani, spesso accusati di non interessarsi sufficientemente alla politica.
Probabilmente oggi è difficile capire cosa accade a livello di decisioni dello
Stato attraverso le categorie interpretative tradizionali: per esempio
l'assenza di decisioni "forti" da parte del nostro Governo è
fisiologica al momento storico in cui ci troviamo a vivere, senza che per
questo si debba pensare che l'esercizio del potere non esista più. Oggi il
potere agisce in forme nuove e conoscerne le definizioni, i percorsi storici e
le dinamiche possibili è utile a tutti (ai giovani in particolare) per
osservare con più spirito critico l'evoluzione attuale del nostro Paese e di
tutto il mondo occidentale. È importante ricordare "lo Stato può
scomparire; il potere no". E le forme del potere tendono a essere sempre
meno visibili. Che cosa è allora il potere? dove si esercita? chi lo detiene?
come si legittima? . Quali sono le strategie didattiche possibili per educare
alla democrazia e stimolare i giovani alla partecipazione politica? Una delle
vie oggi maggiormente praticate è il cooperative learning (o apprendimento
cooperativo), visione educativa e didattica che definisce il gruppo (di
studenti, di insegnanti o di un'intera classe) come un luogo di apprendimento
che l'insegnate può strutturare e controllare anteponendogli degli obiettivi
educativi e una progettazione delle attività. Il cooperative learning, su cui
anche in Italia oggi esiste un'ampia letteratura, sottende tradizionalmente
un'idea democratica e non competitiva delle relazioni.A questi tipi di
esercizio (o attraverso essi) l'insegnante può stimolare la riflessione degli
studenti attorno alla nostra realtà politica sociale, alle sue condizioni di
esercizio e a un'idea di libertà che sia condivisibile e perseguibile nella
vita.
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