"Et vist'? Si nunc' stong je u Comun' nunnu va annanz'!"questa è un’esclamazione apparsa sul portale degli amici di Caiazzo Rinasce e spontaneamente noi ci chiediamo………………
Da queste prime e ardite parole potremmo affermare che, come a livello Nazionale il Berlusca sta riproponendo la sua candidatura per il 2013, così, per il 2014, si incomincia a delineare quella del vecchio marpione Don Rafiluccio. Alcune voci di palazzo, ci riferiscono che ormai il dado è tratto. Il condottiero De Marco, accortosi della sua perdita di terreno, nei confronti del suo Delfino, da quanto c’è dato sapere, sta cerando di recuperare terreno, anche se ormai sarà un’ardua impresa, ricominciare a volare alto. Comunque i preparativi sono iniziati, da ambo le parti. Si, perché quello che fino ad ora è stato il suo pigmaglione ora rischia d’essere la sua spada di Damocle che forse, reciderà per sempre la sua carriera politica in questo Paese. Quindi si sta preparando un duello all’ultimo sangue, entrambi cercano la supremazia sull’altro anche con azioni di bassa lega e visto i pesanti calibri, la battaglia rischia di diventare cruenta. Chi in questo momento detiene lo scettro del potere è comunque avvantaggiato e detta legge, dall’altro lato, ormai, i voli sono pindarici e rimangono solo i racconti delle vecchie glorie, (anche se chiamarle glorie, mi sembra un eufemismo, sarebbe più opportuno chiamarle “vanaglorie”). Il Demos, intanto, con proposizioni di messaggi fieristici e cabarettistici ha dato corso alla sua solita ed effimera campagna elettorale pavoneggiandosi in pubblica piazza di quanto infinitamente, fino ad oggi, si sia prodigato per il benessere di questa popolazione e nonostante tutto, preparandosi ancora una volta a cercare il consenso. Intanto, sarà curioso vedere come risponderà il vanesio Demos capo a queste degne azioni messe in pratica dal suo nobile delfino. Sicuramente l’esiguo e Brancaleonante esercito a lui fedele allo sventolio dei vessilli, appunterà sul suo petto le tantissime medaglie nel tempo conquistate col sangue dei cittadini Pianesi, ed egli, ancora una volta dimostrerà impavido la sua arcigna fierezza. Intanto, tutte queste burlesche manifestazioni che si apprestano ad essere rappresentate sul palcoscenico del nostro paese, non riusciamo a capire quale considerevole e consistente apporto potranno apportare allo scempio ormai messo in atto, nell’arco del tempo, da questi stessi attori. Poveri cittadini Pianesi, Dio mio aiutaci.
3 commenti:
NON SONO DI PIANA MA DI CAIAZZO. SEGUO A TEMPO PERSO TUTTI I BLOG LOCALI TRA CUI IL VOSTRO. DI UNA COSA NON RIESCO A CAPACITARMI: COME MAI PARLATE CONTINUAMENTE DI DE MARCO E DI UNA SUA POSSIBILE RICANDIDATURA, DIMOSTRANDO NATURALMENTE MOLTO TIMORE O PREOCCUPAZIONE SE VOLETE, QUANDO POI LO DATE ORMAI PER MORTO E PER SEPPELLITO POLITICAMENTE PARLANDO. DEI MORTI NON SI DOVREBBE AVER PAURA, ANZI NON SE NE DOVREBBE NEANCHE PARLARE SE NON PER IL TIMORE CHE RISUSCITI CREANDO QUALCHE PENSIERO A QUALCUNO.
Amico di Caiazzo, la candidatura di De Marco non ci fa paura,ci preoccupa!
amico del 13 luglio ma che cosa ti preoccupa se ritieni che sia morto?
Io ho la sensazione che ti fai la cacca addosso per paura di prendere altre botte alla prossima campagna elettorale. E stai a vedere che questo si verificherà quasi certamente e tu, in funzione della legge Fornero, potresti diventare anche un esodato. Alla prossima
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