Secondo gli analisti la Russia ha uno dei tassi di interesse più alti al mondo,... con conseguenze devastanti per l’economia: cosa sta rischiando Mosca e perché la crisi non può che peggiorare?
L’economia della Russia è sotto i riflettori del mondo da
quando Mosca ha invaso l’Ucraina, con l’interrogativo se stia franando o riesca
a rimanere a galla.
Le valutazioni si basano su diversi dati. Per esempio,
secondo Trading Economics, ci sono solo pochi Paesi al mondo in cui il tasso di
interesse chiave supera il 20%. Anche in Ucraina, distrutta in parte dalla
guerra, il tasso è del 13%. In Libano, dove l’esercito israeliano invade e
occupa il sud, si attesta al 20%. L’11 ottobre la Banca nazionale del
Kazakistan ha deciso di mantenere il tasso base al 14,25%.
Nel mondo, solo i 7 Paesi più poveri tra i 54 africani, così
come le nazioni la cui economia è in profonda crisi, hanno superato il 20%. Ad
esempio, in Venezuela (59,26%) in Turchia (50%) in Argentina (40%) in Iran
(23%).
Ora la Russia si è unita a loro. Nella riunione del 25
ottobre, la Banca di Russia (banca centrale) ha deciso di aumentare il tasso di
riferimento al livello record del 21%, come non accadeva da 22 anni. Cosa
significa? L’economia russa lancia segnali di difficoltà.
In Russia tassi di interesse record: l’economia vacilla?
Nel 2002, il tasso di rifinanziamento della Banca di Russia
era del 21% come oggi. Ma da allora gli esperti hanno sottolineato una
differenza importante: nel 2002, l’economia russa era in ripresa dopo la
recessione degli anni ’90. Grandi aziende occidentali entravano nel territorio
per investire e portavano tecnologie avanzate.
Attualmente è tutto diverso: le aziende leader a livello
mondiale hanno lasciato la nazione portandosi via le loro tecnologie dalla
Russia. Mosca è soggetta a sanzioni internazionali, le peggiori che non siano
state inflitte a nessun Paese al mondo. La decisione della Banca Centrale si è
inserita in tutta la sua aggressività in questo contesto di crisi.
Gli economisti intervistati dall’agenzia “Gazeta” hanno
ammesso che la scelta sui tassi è stata inaspettatamente dura. La Banca di
Russia ha aumentato il tasso tre volte quest’anno: il 26 luglio fino al 18% e
il 13 settembre fino al 19%. La maggior parte degli esperti del settore
finanziario prevedeva che nella riunione del 25 ottobre il rialzo sarebbe stato
del 20%. Invece, è arrivato al 21%.
Allo stesso tempo, il Ministero delle Finanze ha aumentato
le previsioni di inflazione per il 2024 dal precedente 6,5-7% all’8-8,5%. Gli
esperti non dubitano che la realtà sarà anche peggiore. Nel suo commento la
Banca di Russia ha affermato che “le aspettative della popolazione e delle
imprese riguardo alla crescita dell’inflazione hanno raggiunto il loro
massimo”. I russi aspettano che i prezzi salgano massicciamente e che il tasso
di cambio con il dollaro raggiunga i 200 rubli.
L’effetto moltiplicatore di un aumento record del tasso di
riferimento è enorme. Ad esempio, in relazione a ciò, i tassi di interesse
delle banche sui prestiti al consumo in Russia sono aumentati drasticamente al
33% (in precedenza era in media del 17%), sui mutui al 29% (dal 23%) e sono
diventati anche inaccessibili. Inoltre, si prevede che il tasso aumenterà
nuovamente. Di conseguenza, lo “shock edilizio” potrebbe durare
ininterrottamente in Russia nel prossimo decennio e l’industria crollare.
Secondo Sergej Ostrovsky, il fondatore del gruppo Bely
Ostrov, ha commentato:
“I produttori e le imprese che ricevono regolarmente
prestiti dalle banche per lo sviluppo del business, l’acquisizione di materie
prime, ecc., aggiungono i loro costi del prestito al prezzo dei loro prodotti.
Per questo motivo, cibo e merci diventano più costosi nei negozi. Con l’aumento
del tasso di interesse principale aumentano anche i tassi d’interesse sui
prestiti, quindi l’aumento del tasso principale da parte della banca centrale
colpirà ogni russo.”
Secondo lui la crisi si sta ormai trascinando a lungo e ciò
sta portando la nazione all’indebitamento: solo nella prima metà del 2024, i
russi hanno preso in prestito 4,8 trilioni di rubli. Il 42% in più rispetto
allo stesso periodo dell’anno scorso. Alla fine di 9 mesi, questa cifra ha
raggiunto 11,1 trilioni di rubli. Anche se il costo del credito è aumentato, i
russi non smetteranno di indebitarsi, anzi il loro debito si moltiplicherà.
La crisi economica in Russia peggiorerà?
Mikhail Gordienko, professore associato dell’Università
russa di economia, ha sottolineato che la Banca di Russia ha preso una
decisione più dura di quanto si aspettassero gli analisti. Questa decisione è
stata influenzata dalla carenza di manodopera nel Paese, dal forte aumento
della domanda sul mercato a causa del deficit e dal calo del tasso del rublo.
Le autorità non sono riuscite a mantenere bassi i prezzi del
cibo e di altri beni e quindi la banca centrale ha compiuto un gesto drastico.
Tuttavia, un tasso troppo alto è un colpo devastante per l’economia e può portare
alla bancarotta.
Secondo Mikhail Vasiliev, capo analista di “Sovcombank”, è
probabile che la Banca aumenterà il tasso principale al 23% nella prossima
riunione del 20 dicembre. Ciò è dovuto a un’inflazione superiore all’8,5%.
L’aumento del tasso di base ha lo scopo di sostenere il
rublo, che è diventato una “moneta di paglia”. Ma gli esperti dicono che non
funzionerà.
Non solo. Una crescita troppo rapida dell’inflazione
divorerà una parte del reddito del Paese. Ad esempio, l’anno scorso si potevano
acquistare diversi pacchi di merci in un ipermercato per 5mila rubli, ma
quest’anno si riesce a riempire a malapena un pacco per lo stesso importo. Il
rublo giace in tasca e perde valore.
In Russia è diventato difficile per le persone ottenere
credito, che si tratti di un mutuo o di un prestito con anticipo sullo
stipendio. A causa di ciò, il potere d’acquisto delle persone è diminuito.
Intanto, la Duma della Federazione Russa ha adottato in prima lettura il
bilancio per il prossimo anno, in cui le spese di guerra sono aumentate in modo
significativo. La banca centrale ha definito il nuovo bilancio inflazionistico,
come evidenziato in una analisi di DW.
Gli esperti sono sicuri che la crisi economica in Russia
continuerà ad intensificarsi. Al vertice dei BRICS, Putin ha espresso la sua
intenzione di fermare la guerra. La continuazione del conflitto con l’Ucraina,
intanto, aggraverà la carenza di manodopera in Russia. Tra questi, la mancanza
di specialisti darà impulso all’ulteriore aumento dei salari. Le aziende
attraggono personale qualificato con salari e bonus elevati.
Secondo Linda Ryzhik, professoressa associata del
dipartimento di economia dell’Accademia presidenziale di San Pietroburgo, la
banca centrale sta facendo del suo meglio per frenare l’economia della
Federazione Russa. Un tasso troppo alto mira a costringere le persone e le
imprese a rifiutarsi di prendere credito. In questo modo è possibile ridurre
l’offerta di moneta in circolazione e l’inflazione. Ma questa misura rigorosa
fermerà anche la crescita economica.
La via d’uscita c’è secondo gli analisti: porre fine al
conflitto armato con l’Ucraina, raggiungere un accordo di pace per fermare le
spese belliche e ottenere la rimozione delle pesanti sanzioni dall’Occidente.
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