Appalti pubblici, dopo il blitz della guardia finanza, scatta il sequestro di alcuni conti correnti. L’ipotesi di reato riguarda il pagamento di lavori mai effettuati presso lo stadio comunale di Piana Di Monte Verna. Una vicenda che prenderebbe avvio fra il 2007 e il 2008. Tre, per il momento, le persone idnagate: l’ex tecnico comunale, Armando Riccio, Francesco Iolvine e Aurilio Fiorentino.
Le indagine, condotte dalla guardia
di finanza di Piedimonte Matese, guidate dal luogotenente De Luca, sotto la
supervisione del colonnello Amendola, sono coordinate dal Procurate De Ponte. Le fiamme gialle di
Piedimonte Matese sarebbero intervenute dopo una precisa segnalazione che
indicava un abuso e una violazione della normativa per l’assegnazione di
una gara di applato. Secondo alcune indiscrezioni raccolte sul posto, sarebbe
stato proprio il nuovo tecnico comunale dell’ente a chiedere l’intervento della
fiamme gialle, dopo aver scoperto l’irregolarità. Potrebbe aprirsi quindi un
nuovo filone nell’inchiesta che già alcuni mesi fa coinvolse il muncipio pianese
e condusse all’arresto dell’allora tecnico comunale, Riccio contro il quale i carabinieri del Ros hanno
depositato non molto tempo fa, un intero faldone relativo ad ulteriori
sviluppi nell’indagine per gli appalti nel piccolo comune sui cui si sono
accesi, circa un anno fa, i riflettori dell’operazione Normandia 2. Proprio la
presenza di nuove prove ha indotto il giudice a spostare l’udienza preliminare
al prossimo 16 giungo. L’ex tecnico comunale Armando Riccio sembra essere
unafigur aimportante all’interno della stessa indagine. Tra i ’colletti
bianchi’ ritenuti complici del clan il dirigente del settore
pianificazioni-programmazione del Comune di Caserta Maurizio Mazzotti per la
vicenda della gara delle centraline di monitoraggio dell’aria; il funzionario dll’Utc
di Casal di Principe Giacomo Letizia, per la gara per l’impianto per le acque
reflue nel canale ex Casmez e per un impianto sportivo; e quello dell’Utc di
Piana Monteverna Armando Riccio per un parcheggio e il completamento di un
impianto sportivo Era dal 2004 che la Direzione distrettuale antimafia di
Napoli seguiva la carriera di Nicola Schiavone, erede designato alla guida
dell’omonimo clan dal padre Francesco detto “Sandokan”. In cinque anni, da
quanto emerge nell’inchiesta “Normandia 2″ che ha portato al sequestro di beni
per circa un miliardo di euro e all’arresto di 14 persone, le gare pubblica
sono state assegnate a una lista chiusa di imprese. Nell’ascesa Nicola
Schiavone, oggi 31enne, e’ affiancato dal cugino omonimo, imprenditore 32enne.
Insieme raggiungono un accordo con il clan di Antonio Iovine e decidono cosi’ la spartizione degli appalti pubblici, dall’edilizia al sistema dei rifiuti. In questo piano di infiltrazione, secondo la procura di Napoli, Nicola Ferraro, eletto consigliere regionale nel 2005, avrebbe avuto un ruolo determinante nel modificare i bandi di gara e nel risolvere intoppi burocratici, facendo in modo che a vincere l’appalto sia uno degli imprenditori nserito nella ’rosa’ dei compiacenti e scelto a tavolino.
Insieme raggiungono un accordo con il clan di Antonio Iovine e decidono cosi’ la spartizione degli appalti pubblici, dall’edilizia al sistema dei rifiuti. In questo piano di infiltrazione, secondo la procura di Napoli, Nicola Ferraro, eletto consigliere regionale nel 2005, avrebbe avuto un ruolo determinante nel modificare i bandi di gara e nel risolvere intoppi burocratici, facendo in modo che a vincere l’appalto sia uno degli imprenditori nserito nella ’rosa’ dei compiacenti e scelto a tavolino.
LA FONTE DI QUSTO ARTICOLO E' PAESE NEWS
7 commenti:
wow quest'articolo mi sembra di averlo letto,già stamattina sul giornale "La Gazzetta di Caserta" mi sto sbagliando???? No l'ho letto l'ho letto,ma che bel "COPIA E INCOLLA"..................................... Renzììììììììììììììì.......................
Per lo spiritoso precedente:Questo blog e relative notizie e' creato anche per persone che non hanno l'opportunita'di uscire, comprare il giornale e leggerlo.......
Quindi rappresenta un modo come un altro per apprendere notizie nuove e vecchie.Sarebbe il caso di non essere sempre polemici e apprezzare una iniziativa comunque utile e piacevole. GRAZIE Renzo
Ma di questa vicenda del campo sportivo,nessuno sapeva niente?Tanti soldi pubblici buttati al vento non interessano nessuno?
Ha ragione l'anonimo delle 11,49-
Però, Renzo cerca di non infrangere le norme sull'editoria in merito al divieto di riproduzione parziale o totale di articoli giornalistici, solitamente espresso in calce o alla fine degli articoli stessi.
Ciao da un amico
p.S. vale anche per le fotografie e per i filmati.
Caro Renzo come vedi anche quì avevo ragione, quello che però non concepisco è il motivo che tutte le colpe sono del tecnico, scusate ma le delibere che approvavano i lavori chi le faceva, penso gli Amministratori, che però guarda un pò, non si accorgevano che gli stessi lavori non venivano effettuati, sembra molto assurdo, o no!!!
un saluto Michele Mastroianni
Mi sembra che, al solito, qualcuno si diverta a sparare nel mucchio.
Amico delle 11,19,perchè credi che si voglia sparare nel mucchio?Quello scempio del campo sportivo di Via Campanelle,è sotto gli occhi di tutti.Possibile che solo gli amministratori comunali non se ne siano accorti?
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