TECNOGEN,A POMEZIA I LAVORATORI PER PROTESTARE CONTRO LA MESSA CASSA INTEGRAZIONE






L'11 aprile si è tenuta a Pomezia una manifestazione di protesta e di sensibilizzazione indetta dai lavoratori in CIGS della Sigma-Tau spa. Alla messa in cassa integrazione di 569 lavoratori tra interni ed esterni ed alla chiusura dei due centri di ricerca Prassis e Tecnogen di Piana di Monte Verna non ha fatto seguito alcun piano di risanamento e la cassa integrazione per i lavoratori Sigma-Tau non è ancora stata firmata dal governo, quindi per ora risulta illegittima. Durante la manifestazione tra gli argomenti esposti ed affrontatiti è stato dato particolare evidenzia all'esame della crisi finanziaria addottata da Sigma-tau che non sembra affatto motivata da reali motivi economici.Infatti l'azienda è in uno stato di solidità finanziaria, stato che si desume dagli ultimi bilanci e dai recenti investimenti, nonché dalle costanti e recenti spese per l'organizzazione di congressi medici. L'interrogativo è:se gli incentivi sono stati liquidati a tutti gli ISF, sia in attività e sia in CIGS, allora vuole anche dire che sono stati anche ampiamente raggiunti e superati gli obiettivi di vendita (fatturato); se l'azienda è in crisi economica ma può liquidare "premi" così sostanziosi agli ISF, può continuare ad investire in sponsorizzazioni e in congressi, allora la crisi sembra effettivamente solo un alibi per poter ricorrere ad un "abuso" di cassa integrazione. Tutte le forze politiche e sindacali presenti hanno variamente e significativamente manifestato il loro pieno appoggio ai lavoratori in lotta, riconoscendo le loro fondate ed obiettive ragioni: unanime lo sconcerto per le modalità e per il pretestuoso motivo finanziario usato dalla Sigma Tau quale giustificazione per il suo comportamento. Da tutti è stato ribadito appoggio concreto e rinnovata disponibilità a portare al governo nuove interrogazioni sulla vicenda, fino a che non sarà veramente chiarita. Il Sindacato di Base (USB) si è dichiarato disponibile ad affiancare concretamente i lavoratori in lotta. La stessa rappresentanza sindacale in essere era stata invitata a partecipare alla manifestazione ma non ha mandato nessun rappresentante. Al contrario della RSU totalmente assente, una folta delegazione di ISF, arrivati da tutte le parti d'Italia, in rappresentanza del Comitato per la difesa dei diritti dei lavoratori della Sigma-Tau, ha garantito sostegno e impegno per la soluzione di questa vertenza. I lavoratori Sigma-Tau sospesi in CIGS (ad oggi non ancora sottoscritta dal Ministero) insieme a quelli già esternalizzati o in mobilità (Prassis di Milano e Tecnogen di Piana di Monte Verna) chiedono ancora una volta che il governo intervenga decisamente, concretamente e con trasparenza su questa vicenda, svolgendo il suo ruolo super partes, anche per evitare che queste metodiche di tagli indiscriminati di posti di lavoro, di CIGS strumentali e di delocalizzazioni selvagge non creino un irrevocabile effetto domino sul comparto aziendale del Lazio e d'Italia.

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