All’uomo politico, candidato anche alle prossime europe, è addebitato il reato di tentata concussione,precisamente delle pressioni per far nominare direttore sanitario e amministrativo della Asl di Caserta.
Paolo
Romano, 49 anni, è nato a Quarto, nella provincia di Napoli, imprenditore,
sposato con due figli e residente a Capua (CE), rieletto nel Pdl con 18mila
preferenze al consiglio regionale della Campania nel 2010 e poi votato il 12
maggio di 4 anni fa dall’assemblea con 56 preferenze su 60 come presidente del
Consiglio regionale, inizia la sua carriera politica negli anni ‘90. La sua
prima sfida elettorale è in Forza Italia nel consiglio comunale di Capua. È
subito primo degli eletti e diventa presidente del consiglio comunale. Nel 2000
la prima candidatura nell’assemblea regionale campana, sempre per FI e sempre
con successo; così come nel 2005 e poi nel 2010 con il Pdl. Prima vicino all’ex
coordinatore campano di FI Nicola Cosentino, Romano si era poi avvicinato alle
posizioni di Angelino Alfano e compiuto il passaggio con Ncd fino alla
candidatura alle Europee. Secondo la procura di Santa Maria C.V. e il nucleo di
polizia tributaria della Guardia di Finanza di Caserta che hanno eseguito le
indagini, Romano, nel corso di vari incontri avuti con l’attuale direttore
dell’Asl di Caserta, Paolo Menduni, avrebbe fatto riferimento ad una sorta di
accordo politico che prevedeva la spartizione di incarichi nella pubblica amministrazione regionale. Il
presidente del Consiglio regionale campano,secondo quanto sottolinea il
procuratore della Repubblica, Corrado Lembo,avrebbe inoltre esercitato
pressioni e minacce verso il funzionario per costringerlo a revocare le nomine
di dirigenti che Menduni avrebbe effettuato senza assecondare le sue
indicazioni.
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