PIANA DI MONTE VERNA,E’ STATA PRESENTATA AL COMUNE LA RACCOLTA DI FIRME PER LA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CONFISCA DEI PATRIMONI ILLECITI E MAFIOSI.



E' possibile firmare per questo provvedimento presso l'ufficio anagrafe del comune di Piana di Monte Verna.La raccolta firme è necessaria al fine di proporre al nuovo Parlamento il provvedimento per farlo ratificare in tempi veloci.





Una proposta di legge di iniziativa popolare per l'emersione delle aziende confiscate alla criminalità organizzata e per la tutela dei lavoratori dipendenti: questo lo scopo della raccolta firme che vedrà impegnate Cgil, Arci, Legacoop, Acli, Libera e Silp a partire dalle prossime settimane. Serviranno 50 mila firme a livello nazionale, ha spiegato Sergio Frosini della Cgil, ma il nostro obiettivo è quello di raccoglierne molte di più, al fine di sollecitare il nuovo parlamento a muoversi quanto prima rispetto ad un tema tanto delicato. La lotta alla criminalità organizzata e alle mafie porta molte volte le autorità giudiziarie ad emettere provvedimenti di sequestro e confisca di beni appartenenti ai clan criminali. Ma che ne è poi di questi beni? La legge 109/96 regola l'utilizzo dei beni immobili confiscati ai clan e ne prevede una destinazione d'uso di tipo sociale.Tuttavia – secondo Alessandra Pastore (dell'associazione Libera) – questa legge non è ancora sufficiente: «Certamente la legge attualmente in vigore rappresenta uno strumento di restituzione alla società civile di questi beni, ma è necessario fare di più; basti pensare che la stessa agenzia nazionale dei beni confiscati, che dovrebbe fornire un quadro completo degli immobili sottratti alla criminalità, opera su tutto il territorio nazionale con soli 35 funzionari».Per saperne di più, abbiamo chiesto quali fossero i principi ispiratori della legge di iniziativa popolare. Si tratta di un progetto molto articolato, che mira ha regolare una volta per tutte una tematica di così grande rilevanza sociale; questo nella convinzione che “le aziende confiscate alla mafia sono un bene di tutti”, come recita uno degli slogan della campagna informativa. Sono molti i punti chiave sui quali si articola la legge popolare: trasparenza delle informazioni e white list delle aziende confiscate, istituzione di un ufficio per le attività produttive e sindacali presso l'agenzia per i beni confiscati, creazione di tavoli provinciali permanenti sulle aziende confiscate e misure a tutela dei lavoratori operanti all'interno di tali aziende. Tutto ciò, oltre a rappresentare un altro modo per combattere le mafie, ci aiuta anche a sconfiggere uno dei tanti luoghi comuni che circolano su questo tema, ovvero quello secondo il quale “la mafia da lavoro e lo stato no” - ha spiegato ancora ancora Alessandra Pastore di Libera . In un territorio come quello italiano, il fenomeno mafioso potrebbe sembrare lontano anni luce; in realtà non c'è niente di più sbagliato, perché ormai le mafie operano al di fuori di qualsiasi confine nazionale, regionale o internazionale e nessun territorio può dirsi immune.. La Cgil e le altre associazioni promotrici della legge di iniziativa popolare informano inoltre che potranno votare presso tutte le camere del lavoro d'Italia tutti i cittadini maggiorenni provvisti di documento di identità valido.




1 commento:

Anonimo ha detto...

PRESSO LA SALA SOTTOSTANTE LA CHIESA PIAZZA 21 MAGGIO A PIANA.QUESTA MATTINA E STATO SCARICATO UN CAMION PIENO ZEPPO DI PACCHI DI ALIMENTARI DA DESTINARE A FAMIGLIE CHE NON PER SUA VPLONTA NE HANNO BISOGNO.MA COME AL SOLITO VENGONO DATI AI SOLITI IGNOTI,A PERSONE CON REDDITO ABBASTANZA AGEVOLATO.LA PERSONA A CAPO NON VEDE E NON SENTE.